Viaggiare è per molti una passione irrinunciabile a cui dedicarsi ogni volta che il tempo e il portafogli lo permettono. Del resto, non esiste più un momento perfetto per preparare la valigia o lo zaino e partire per una meta desiderata. In particolare, nel decennio che va dal 2009 al 2019, i dati raccolti dal Mastercard’s Global Destination Cities Index, mostrano un notevole incremento dei viaggi internazionali verso le città di tutto il mondo nei più disparati periodi dell’anno.
L’industria del viaggio, però, genera un business non semplice da gestire. Per garantire profitti, infatti, è fondamentale creare percorsi per una crescita sostenibile e inclusiva rivolta a tutti i segmenti della società. Le giuste intuizioni, innovazioni e partnership tra settore pubblico e privato possono essere fondamentali per aiutare i leader locali a comprendere come anticipare, pianificare e gestire i flussi crescenti di visitatori e, allo stesso tempo, come potenziare le aziende affinché soddisfino a 360° le esigenze di viaggiatori sempre più internazionali.
L’elenco delle città più visitate al mondo, pubblicato dal Global Destination Cities Index, vede – per il quarto anno consecutivo – Bangkok quale meta con il maggior numero totale di turisti. Tra le italiane, invece, vi è soltanto Milano che occupa il sedicesimo posto. Bangkok è seguita da Parigi, Londra, Dubai, Singapore, Kuala Lumpur, New York, Istanbul, Tokyo e Antalya. A dimostrazione, come pubblicato anche da Euromonitor International nel report Top 100 City Destinations, che i Paesi dell’Asia stanno vivendo una crescita davvero inarrestabile nel mercato del turismo intercontinentale. Infatti, sono 43 (su 100) i centri asiatici presenti nell’elenco.
Tuttavia, nonostante i grandi cambiamenti degli ultimi anni e la crescita di interesse verso mete nuove, ci sono città che seppur “classiche” – considerate da vedere almeno una volta nella vita – continuano a mantenere alto l’onore, con numeri pazzeschi. Prima tra tutte, Parigi: la città dell’amore, come dicono in molti, il cuore del mondo francofono, centro culturale, politico ed economico di gran prestigio. Una capitale incredibile, maestosa, in grado di appagare qualsiasi desiderio di un viaggiatore che sia questo legato alla cultura, al cibo o al semplice scoprire.
Visitare una città significa soprattutto viverla per strada attraversandone i quartieri. Alcuni di questi, assolutamente da non perdere, sono Île de la Cité, una delle isole naturali della Senna, il luogo in cui è stata fondata Parigi e dove è possibile ammirare la Cattedrale di Notre Dame, la Sainte Chapelle e la Conciergerie; ma anche il bellissimo mercato dei fiori della Place Louis Lépine. Il Quartiere Latino, invece, è ideale per passeggiare e fermarsi in qualche ristorante o caffetteria all’aperto e godersi il buon cibo francese. Per chi ama l’arte, ma non solo, vi è poi Montmartre, imperdibile: conosciuto come il quartiere dei pittori, accoglie tantissimi artisti di strada, il Moulin Rouge, la Basilica del Sacro Cuore e numerosi locali molto suggestivi.
La collina che accoglie Montmartre regala una vista davvero meravigliosa, ma la strada più bella – sicuramente una delle più famose della città –, è l’Avenue des Champs-Élysées, il Viale dei Campi Elisi. Quasi due chilometri di strada che collegano l’Arco di Trionfo e la Piazza della Concordia, un paradiso pagano fatto (anche) di negozi di lusso. Parigi è, poi, la Torre Eiffel, il Museo del Louvre, il Pantheon, il Museo d’Orsay, il Centro Pompidou, i Giardini del Lussemburgo. Insomma, ci si può davvero perdere in così tanta bellezza.
Un’altra meta altrettanto irrinunciabile è certamente Londra. Viaggiare nella metropoli britannica è come esplorare l’intero globo. A tal proposito, Samuel Johnson diceva: Se un uomo è stanco di Londra allora è stanco della vita, perché a Londra si ritrova tutto ciò che la vita può offrire. Una definizione che, ancora oggi, sembra spiegare alla perfezione l’essenza della città, ricca di multiculturalismo, di persone, idee, energie.
Arrivare a Piccadilly, mescolarsi alla folla, passare per Trafalgar Square, visitare la National Gallery, camminare lungo White Hall per poi giungere a Palazzo del Parlamento, al Big Ben, a Westminster Abbey. Londra sembra non stancare mai, infondendo nei visitatori il desiderio e la forza di continuare, di lasciarsi trasportare dalle sue strade, dai suoi tanti cuori. E poi proseguire per Victoria Street, giungere a Buckingham Palace, perdersi nella tranquillità incantevole di St James Park, vivere la Londra notturna a Covent Garden. Da William Shakespeare a Jack lo Squartatore, dai Beatles ai Clash, la capitale del Regno Unito ha un fascino irresistibile dove puoi sentirti libero di essere semplicemente come sei, senza pregiudizi.
All’ottavo posto della classifica delle mete più ambite nel 2019 c’è poi Istanbul, una città tra due continenti, quello asiatico e quello europeo, sulle sponde del Bosforo, dove paesaggi, bellezze architettoniche, nuovo e antico, incantano e tolgono il fiato.
Alphonse De Lamartine scrisse: Se a un uomo venisse concessa la possibilità di un unico sguardo sul mondo, è Istanbul che dovrebbe guardare. Le strade della città sono correnti impetuose che conducono verso luoghi incredibili, tra questi il quartiere di Sultanahmet, Patrimonio dell’Umanità che evoca in chi lo attraversa sia l’Impero Romano che quello Ottomano. La Basilica di Santa Sofia e la Moschea Blu sono due gioielli imperdibili, mentre minareti e cupole rendono il panorama unico al mondo. Un tuffo nella storia lo regalano poi il Palazzo Topkapi, residenza dei sultani ottomani, la Basilica Cisterna, costruita da Costantino con uno spazio sotterraneo con 336 colonne, il Ponte e la Torre di Galata. Istanbul è perdersi nei profumi e nelle luci del Bazar delle Spezie e del Gran Bazar, assaggiare i piatti tipici e sorseggiare il tè alla mela.
Viaggiare – Parigi, Londra e Istanbul lo confermano –, non è soltanto visitare e quindi condividere con altri o in solitudine un luogo nuovo, ma uno spazio simbolico che crea appartenenza, diffondendo quella conoscenza che soltanto una simile esperienza può donare, capace, come null’altro, di renderci cittadini del mondo.
Desidero partire: non verso le Indie impossibili o verso le grandi isole a Sud di tutto, ma verso un luogo qualsiasi, villaggio o eremo, che possegga la virtù di non essere questo luogo. Non voglio più vedere questi volti, queste abitudini e questi giorni. – Fernando Pessoa