Il 30 novembre scorso, presso il Bar Tools in Via Calata Trinità Maggiore a Napoli si è aperto un vernissage a cura di Marianna Vittorioso, architetto e artista di origine campana con base a Shangai. L’installazione, che ha preso il titolo Use the right tools, giocando anche col nome del luogo in cui essa è stata creata e depositata, rappresenta un’opera site specific che rimarrà fissa in loco.
Proprio in concomitanza con la Giornata Mondiale contro l’AIDS, Vittorioso sceglie di interpretare il messaggio dando vita al primo free condom bar di Napoli e probabilmente anche di tutto il Paese. La riflessione è sul tema del sesso sicuro perché l’artista intende come right tools ovviamente i preservativi.
La stessa Vittorioso spiega: «L’obiettivo non è solo quello di una campagna di sensibilizzazione contro le malattie sessualmente trasmissibili, ma anche di contribuire attivamente, attraverso l’arte, alla promozione di comportamenti sessuali sani e consensuali, invitando le persone a prendere direttamente dalla mia opera i preservativi. Questi ultimi sono infatti posti in cubi di plexiglass incastrati nel percorso visivo di oltre trenta metri che parte dall’ingresso e si dirama su tutte le pareti del locale compresi i bagni, senza mai interrompersi. Il visitatore, come il personaggio di un videogioco, è trasportato in un mondo immersivo e partecipativo, di cui ricorda di essere il vero protagonista ogni volta che nell’opera vede il proprio viso riflesso nei frammenti di specchio».
L’installazione si presenta appunto come un percorso verticale coloratissimo e divertente (ricorda un po’ il videogioco Super Mario Bros.) che, come un nastro, ha inizio dalla porta principale e gira intorno al visitatore, includendo anche la parete posteriore al bancone del bar e i bagni. I preservativi in essa nascosti giocosamente spingono alla ricerca, al gioco per l’appunto. Non c’è obbligo di consumazione, chiunque, dalle ore 17 alle 2:30 nei giorni di apertura del Tools, può prelevare ciò di cui ha bisogno.
Penso ai giovani che magari hanno vergogna di entrare in farmacia o che non hanno un dialogo aperto coi genitori, senza dimenticare quelli che non possiedono grandi mezzi economici e quindi rinunciano a fare sesso sicuro.
«In Cina i preservativi sono gratuiti quindi credevo di aver fatto un buco nell’acqua quando ho pensato di creare questa opera a Napoli. Sono caduta letteralmente dalle nuvole quando ho scoperto che in Italia i preservativi si pagano».
Secondo i dati dell’OMS, ogni giorno in tutto il mondo viene contratto più di un milione di infezioni a trasmissione sessuale, con conseguente rischio di ammalarsi o di trasmettere l’HIV. Considerato il decorso spesso asintomatico e il quadro clinico aspecifico di molte di queste infezioni, l’OMS ritiene che la strategia migliore da adottare è la prevenzione attraverso l’informazione e l’educazione sugli strumenti necessari a ridurre il rischio di contagio, quali l’uso del preservativo. Ed è proprio per sostenere la strategia dell’OMS che Vittorioso ha creato questa opera, come incitamento e reminder:
USE LOVE – USE PASSION – USE YOUR IDEAS – USE YOUR MIND – USE YOUR HEART – DON’T USE PEOPLE – USE THE RIGHT TOOLS.
L’installazione, patrocinata da ANLAIDS Campania, da Antinoo Arcigay Napoli e dall’associazione no-profit Info Turismo Napoli, veicola anche un messaggio di tutela ambientale, ricordando che, dopo aver fatto sesso protetto, bisogna gettare il preservativo usato nell’indifferenziato.
In occasione dell’opening, si è tenuto un talk in cui Vittorioso, insieme al dottor Vincenzo De Falco, presidente dell’ANLAIDS Campania e altri ospiti, ha spiegato i retroscena dell’opera e della sua ricerca. Inoltre, l’opera è stata accompagnata da un videoclip realizzato dal collettivo Club Tasso.
Marianna Vittorioso dal 2009 vive a Shangai, ma attualmente si trova a Napoli. Architetto e artista, ha curato numerosi progetti dedicati all’hospitality, si occupa di progettazione d’interni, di installazioni museali contemporanee e di progetti di co-branding. A Napoli, ad esempio, ha curato la ristrutturazione e il design del ristorante I Gerolomini in Via dei Tribunali.