Chissà cosa direbbe il grande Primo Nebiolo, cui si deve l’idea e la realizzazione delle prime Universiadi svoltesi a Torino nel 1959, vedendo quanto realizzato a Napoli in tempi da record dopo i consueti ritardi e polemiche.
Già, perché discussioni e conseguenti lentezze non sono mancate, rispettando una prassi ormai consolidata che nei nostri territori è maggiormente amplificata in considerazione anche di una campagna elettorale cominciata con notevole anticipo e che l’attuale Presidente della Regione, non nuovo ad atteggiamenti provocatori che il bravo Crozza impersona magnificamente nei suoi spettacoli – ultimo, ma soltanto in senso cronologico e coerentemente con quanto fatto in questi anni, lo sgarbo che ha vietato a Luigi de Magistris di rivolgere il saluto di benvenuto al popolo delle Universiadi –, ha infiammato nei confronti del Sindaco della città, rendendo impossibile un minimo di dialogo istituzionale.
Ma a poche ore dall’inaugurazione delle Universiadi che inizieranno il prossimo 3 luglio e si concluderanno il 14 dello stesso mese, è bene fare i conti con quanto realizzato che, in verità, non può che definirsi eccezionale.
Lo storico Stadio San Paolo divenuto un gioiello, del tutto messo a nuovo in ogni sua struttura, la piscina Scandone ridotta in uno stato pietoso completamente rinnovata, lo Stadio Collana del Vomero reso nuovamente attivo per ciò attiene alla parte interna, con la previsione di lavori di completamento a gare terminate. Infine, il PalaBarbuto tirato a lucido pronto per ospitare le partite di pallacanestro e anche tutti gli altri impianti predisposti per un evento, come le Universiadi, dalla portata considerevole.
Gli alberghi e i b&b della città e della provincia stracolmi, invece, non sono una novità: già da qualche anno, infatti, con il considerevole incremento turistico, Napoli ha raggiunto numeri significativi dopo aver riscattato a fatica un’immagine negativa che ha tenuto la città sulle prime pagine dei maggiori organi di informazione nazionali e internazionali in quanto a invivibilità.
Inoltre, i grandi eventi che nel recente passato hanno interessato il capoluogo campano, tra tutti la Coppa America, nonostante i continui boicottaggi, hanno contribuito con risultati eccellenti sia economici che di pubblicità a un recupero di credibilità necessario per far ripartire Napoli e inserirla nei grandi circuiti turistici. La manifestazione che inizierà tra qualche ora, invece, comporterà certamente qualche disagio in più, ma bisognerà pure che una volta per tutte si privilegino le ragioni dei benefici che indiscutibilmente si porteranno alle attività commerciali, come alberghi, b&b, ristoranti, bar, luoghi di ritrovo, in particolare in tempi non semplici per l’economia e per il lavoro. In un tale quadro, quindi, il discorso potrebbe chiudersi con soddisfazione generale e attendere soltanto la fine dell’evento per poter tirare le somme. Eppure, non è proprio così in quanto a tensioni tra le maggiori istituzioni.
La collocazione della cittadella degli atleti, infatti, è stata motivo non solo di scontro tra Regione e Comune, ma anche con la cittadinanza, costituendo essa un serio problema di viabilità con la già tanto critica situazione del traffico che rischierà di collassare per il trasferimento continuo degli sportivi dal porto, dove due navi da crociera li ospitano, alla zona di Fuorigrotta dove si trovano i maggiori impianti. A tal proposito, il Primo Cittadino aveva sostenuto con determinazione la necessità di realizzare la cittadella sportiva nella bella Mostra d’Oltremare a pochi metri dallo Stadio San Paolo e delle altre strutture, ma per il Governatore le navi erano l’unica soluzione possibile: al diavolo il traffico e i disagi per i cittadini, saranno problemi del Comune.
Accennavo a una campagna elettorale ormai aperta in notevole anticipo che si preannuncia molto agguerrita e che qualcuno già intravede nei suoi effetti proprio all’interno di questo maxi-contenitore dovendo la città sopportare una mole di lavoro eccezionale in quanto a pulizia e traffico che già in fase di prova generale ha mostrato problemi non da poco. Tutto rientrante in una strategia squallidamente elettoralistica? Non credo, tuttavia a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina, diceva qualcuno sulla cui strada ancora in molti seguono le orme e continuano a praticare quei giochi che neanche la politica del cambiamento è riuscita a scardinare, immergendovisi così bene da superare persino i grandi maestri.
Mercoledì 3 luglio, comunque, Napoli sarà al centro del mondo con la cerimonia inaugurale delle Universiadi pari a quella dalle grandi occasioni che illuminerà non solo il San Paolo ma l’intera città, proiettandola in gran parte del globo mostrando il meglio di sé e nascondendo per qualche ora gli atavici problemi che quelle strategie hanno confezionato ad arte perché tanto comodo fanno a una classe politica e a quanto vi gira intorno, costringendo in tutti i modi a mettere in un angolo ogni tentativo di rottura di un sistema che potrebbe scuotere una volta per tutte quelle coscienze dormienti. E allora potrebbero essere cavoli amari per molti.