Prima la 10 years challenge e ora la Trash Challenge: il mondo social sembra inarrestabile nel suo spingere gli utenti a mettersi costantemente in mostra. Questa volta, però, la sfida potrebbe rivelarsi utile per davvero.
Il movimento creato da Greta Thumberg con i Fridays For Future sembra aver generato un’eco importante che sta smuovendo adulti e ragazzi. Proprio il coraggio e la forza della giovane svedese, infatti, potrebbero aver risvegliato, lentamente e in tutto il mondo, quella sensibilità verso il nostro pianeta che stiamo, con allarmante rapidità, distruggendo.
Nasce così la Trash Challenge, una nuova prova che, forse anche con ironia, spinge i giovani, ma non soltanto loro, a trovare e adottare un posto che sia sporco o invaso dalla spazzatura per poi ripulirlo. Ovviamente, non può di certo mancare la foto del prima e del dopo, a dimostrazione di quanto sia stata efficace la propria azione. I ragazzi dai più svariati accenti, quindi, spesso considerati fin troppo pigri o assolutamente distaccati da argomenti così delicati, hanno di conseguenza accettato la sfida, rendendola sempre più virale.
Finalmente una competizione intelligente che non spinge i più giovani a fare selfie con pose da superstar e alcolici alla mano, contribuendo a ingigantire la loro immagine immatura nei confronti di una società che giudica, anch’essa, soltanto per l’aspetto. Le nuove generazioni, infatti, non sono necessariamente assorbite da questa era del social, come purtroppo è accaduto per molti adulti, politici compresi. Piuttosto, per tanti, questi nuovi mezzi di comunicazione, che apparentemente possono averli allontani dalla realtà, si sono rivelati strumenti utili al loro appassionarsi a una causa – nello specifico importantissima – che ha spinto tantissime persone di età diverse in giro per il mondo a contribuire alla ricerca di una soluzione. Perché, come ha detto Greta, non abbiamo un pianeta b e il cambiamento climatico riguarda tutti, nessuno escluso.
I numeri di chi aderisce alla sfida aumentano sempre di più, del resto la quantità di plastica e microplastica presente nei mari ha raggiunto livelli davvero allarmanti, così come è stato denunciato da istituzioni e ONG. La Trash Challenge e il suo ormai famoso #TrashTag, però, non sono una questione nata adesso: questo, infatti, è un hashtag branded creato da una società che produce prodotti da campeggio con lo scopo di sensibilizzare i propri clienti e spingerli a rispettare la natura.
La risposta si sta rivelando quindi positiva da parte di individui provenienti da ogni angolo del pianeta e fa capire quanto davvero sia già diffusa una forte attenzione verso le tematiche ambientali, con la consapevolezza che per cambiare qualcosa è necessario agire adesso perché di tempo ne è stato sprecato fin troppo. Sembrano, dunque, proprio quei giovani di cui si parla sempre con sufficienza che stanno dimostrando, invece, di avere il coraggio, la forza e la volontà di mutare le cose e di non accettare le conseguenze di azioni commesse da chi ha abitato il pianeta prima di loro. Solo insieme, infatti, è davvero possibile fare la differenza.