“L’accanimento sui medici di Nola del Governatore della Regione potrebbe far ridere se non fosse una tragedia contro la quale tutta la cittadinanza dovrebbe schierarsi sdegnata. Io non conosco questi medici e per me potrebbero essere geni o teste di rapa, martiri o filibustieri. Il punto non è questo. Il punto è che il risanamento dei conti della sanità campana è stato fatto tagliando su posti letto, infrastrutture, beni di prima necessità e servizi, anche su quelli efficienti ed unici (vedi la terapia del dolore al Cardarelli), invece di penetrare a fondo nella corruzione dilagante che rende una siringa qui 4 o 5 volte più cara di quanto si paghi in Emilia Romagna o in Lombardia…” – Giovanni de Simone, Professore Ordinario di Medicina Interna, Responsabile dell’Unità Operativa Complessa di Medicina d’Urgenza del Policlinico “Federico II” e Professore Aggiunto di Medicina a Weill-Cornell Medicine, New York.
Le immagini da quarto mondo di pazienti sistemati sul pavimento dell’ospedale di Nola, certamente sconcertanti e inammissibili, che mortificano una struttura ospedaliera e principalmente l’intera comunità, hanno provocato una reazione incomprensibile da parte di chi ha la responsabilità del sistema sanitario regionale.
Il Presidente De Luca – noto per le sue plateali sfuriate e il linguaggio pittoresco ben imitato da Maurizio Crozza – ha indirizzato, infatti, i suoi anatemi sui soggetti che, invece di lavarsene le mani e chiudere le porte, hanno rispettato il sacrosanto diritto di quei cittadini di essere curati.
Come opportunamente ha osservato il Prof. de Simone, il risanamento dei conti, tanto sbandierato anche dal predecessore dell’ex sindaco di Salerno, ha significato tagli indiscriminati e chiusura di reparti di primaria importanza senza andare a estirpare quello che è il vero cancro del sistema, la corruzione.
Faccia verificare conti, gare e appalti con determinazione e severità, sbatta fuori ladri e corrotti, spazzi via i soliti noti che occupano posti di responsabilità e accolga l’appello di padre Maurizio Patriciello dando una medaglia ai medici e agli infermieri dell’ospedale di Nola che, nonostante tutto, si sono messi al servizio dei cittadini.
È diventata ormai abitudine consueta scaricare sempre e unicamente sui lavoratori, l’ultimo anello di un sistema dalle politiche scellerate, il peso delle responsabilità. Lavoratori che, contro ogni difficoltà e in risposta ai soliti lavativi e disonesti che ne approfittano, continuano a dare il loro contributo con grande senso del giudizio.
Qualche mese fa, Presidente De Luca, ha tuonato contro le barelle nei corridoi del Cardarelli, oggi contro la disposizione degli ammalati sul pavimento, domani forse lo farà contro i pazienti sistemati in tende canadesi all’esterno degli ospedali senza mai imputare colpe precise all’Assessore alla Sanità della Regione che, ove mai l’avesse dimenticato, è lo stesso Governatore Vincenzo De Luca.
Si faccia una domanda e si dia una risposta, Presidente.