Ogni buon libro, di qualunque forma e grandezza esso sia, rappresenta uno strumento formidabile che, insieme alle sue parole, veicola cultura e conoscenza. E il fascino di una lettura, in genere, risiede nella sua grande capacità di attivare la fantasia, di costruire immagini e mondi, azionando le menti dei lettori nel più piacevole e inconsapevole dei modi. Un buon libro, a dirla tutta, insegna molto più di quel che sembra, va oltre la sintassi, i vocaboli interessanti e le informazioni trasmesse. La prima e la più inconscia delle lezioni è l’ammirazione per la grandezza di un autore competente che non si ferma allo stupore e diventa il punto di partenza per imparare, a propria volta, la delicata arte della scrittura narrativa.
Imparare grazie all’esempio degli esperti è proprio l’obiettivo dei Quaderni Fandango di Scrittura Creativa, il primo volume della nuova collana della casa editrice romana. Il libro di John Gillard, nelle librerie dal 28 novembre scorso, raccoglie gli stili e i successi di 20 grandi penne del Novecento, analizzando gli elementi fondamentali di un testo narrativo. Più che di un libro, però, si tratta di un diario interattivo, in cui, alla storia e all’analisi degli autori, corrispondono 70 esercizi e numerosi suggerimenti creativi per imparare i segreti della scrittura.
Il volume parte con James Joyce, l’audace scrittore irlandese che, con i suoi incontenibili flussi di coscienza, ha rivoluzionato le regole classiche dello stile e della forma e ha conferito una moderna fluidità alla scrittura narrativa, seppur le sue opere – Ulisse in primis – siano un profondo richiamo al classicismo. Segue Virginia Woolf, con la sua maestria nel lasciare la parola ai personaggi con i più coinvolgenti monologhi interiori che hanno sostituito lo statico ruolo del narratore tradizionale. E ancora Franz Kafka, con la sua sorprendente abilità nel superare i limiti, Ernest Hemingway, che sapeva dire le cose senza dirle davvero, lasciando che l’oblio del non detto fosse più esplicito di qualunque altro artefatto narrativo, e Margaret Atwood, la cui scrittura progressista le ha permesso di spaziare tra generi differenti sempre con grande successo, costruendo quel mondo distopico del Racconto dell’Ancella che ha conquistato l’immaginario contemporaneo.
Che sia per imparare a creare la suspense come Stephen King o a disegnare l’angosciante realtà attraverso le metafore come Murakami Haruki, questo Quaderno di Scrittura Creativa è il connubio perfetto tra curiosità di conoscere e di imparare. Il volume riassume con efficacia la storia e il percorso letterario dei più grandi autori moderni e fornisce l’analisi dei segreti della loro scrittura. Un diario, quindi, su cui scrivere, su cui esercitarsi per pagine e pagine di attività sulla costruzione dei personaggi, l’ambientazione, i dialoghi, le similitudini, il ritmo e lo stile, che, allo stesso tempo, stimola la curiosità e spinge ad approfondire la conoscenza degli autori che hanno segnato la storia letteraria del Novecento, quasi invogliando a dedicarsi, prima di continuare, a un’approfondita lettura delle loro opere.
Eppure, nonostante il suo scopo sia quello di insegnare e fare pratica a partire dal talento di scrittori famosi, il nuovo libro di Fandango non punta all’emulazione, quanto alla scoperta del proprio stile, che il lettore-autore dovrà imparare a costruire nel corso degli esercizi. Ed è forse questa la funzione più importante di questo volume, quella di ricordare a ogni aspirante scrittore che, prima di scrivere, di pensare di scrivere o di desiderare di farlo, è indispensabile leggere e conoscere il mondo letterario quanto più possibile. E che per sviluppare le proprie capacità di scrittura non si può prescindere dalla conoscenza di chi di letteratura ha vissuto.
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