Dopo il successo e i consensi critici ottenuti in Olanda, Portraits, la prima personale d’arte pittorica di Donatella Sollo arriva a Napoli, al centro culturale WeSpace di Vico del Vasto a Chiaja, 52/53 (Quartierino d’autore). L’evento è promosso dal giornale online Mar dei Sargassi, che è la voce pubblica dell’Associazione Culturale L’Anguilla. Il vernissage avrà luogo alle ore 18:30 del 17 gennaio e la mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 22 gennaio.
La trentenne autrice napoletana di Portraits proviene da una famiglia dove l’arte si è sempre accompagnata alla valenza del racconto sociale, vissuto tra le persone, i colori e le storie di vita quotidiana per le strade della città partenopea. Il suo cammino artistico è iniziato con la fotografia e con la pubblicazione di alcuni lavori per la rivista Vogue.
Tre anni fa, Donatella, insofferente per le scarse opportunità di vita lavorativa e artistica, ha deciso di lasciare la sua città. Se è vero, come hanno detto illustri filosofi, che il destino è nel carattere, la giovane artista ha scelto di andare a lavorare e vivere ad Amsterdam – una città europea dove era già stata per il piacere di viaggiare e conoscere il mondo – famosa per la sua accoglienza multiculturale e, quindi, per la capacità di dare opportunità ai ragazzi europei e non solo.
Nei Paesi Bassi, la Donatella “cittadina del mondo” per carattere e scelta di vita ha trovato lavoro nel settore dell’alta cucina, vincendo la sfida con se stessa, nonostante le differenze linguistiche, di clima e degli stili di vita rispetto al suo Paese d’origine. La tradizione gastronomica dalla quale proviene, l’innata manualità e le notevoli capacità relazionali hanno fatto il resto per farla entrare nella squadra di un famoso ristorante italiano.
L’affermazione lavorativa, comunque, non le è bastata. Presto, è emersa prepotente la nostalgia delle passioni coltivate fin dalla più tenera età: il disegno e la pittura. La sua attività di pittrice, dunque, ha inizio con la realizzazione di ritratti dei personaggi celebri, soprattutto appartenenti al mondo dello sport. Dopo breve tempo, tuttavia, la sua espressione artistica è diventata più personale, lasciando spazio e immaginazione alla scelta pittorica figurativa.
In un’intervista con Antonio Salzano per il nostro giornale, a fine novembre dell’anno appena passato, l’autrice di Portraits ha affermato che la sua pittura si esprime attraverso il linguaggio della ritrattistica dalla più intima a quella legata alle questioni sociali. Questo modo di intendere l’arte le ha fornito le motivazioni personali per riuscire a cogliere l’emozione e la bellezza nella rappresentazione dei volti e delle figure delle persone che incontra nella vita reale.
Per le strade di quel pianeta in miniatura costituito da una città dalla vocazione e dalla storia cosmopolita, pur sempre vissuta tra contraddizioni da affrontare e superare giorno per giorno, l’artista ha trovato l’ispirazione e la necessità di rappresentare quel sentimento del simile nella diversità – etnica, sociale e culturale – che arricchisce gli individui e le comunità delle quali fanno parte.
In un tempo storico dalle passioni tristi come quello in cui viviamo, nei Portraits che saranno presenti alla sua prima personale a Napoli, lo sguardo d’artista di Donatella Sollo ci accompagnerà tra le forme e i colori del multiculturalismo che cammina sulle gambe degli esseri umani e riesce a superare i confini fisici, mentali e sociali. È un dono prezioso la narrazione etica ed estetica che l’artista napoletana ha realizzato per se stessa e che condividerà con noi, nei modi in cui soltanto l’arte e l’universalità del suo linguaggio sanno fare.