Nell’atteso opening di giovedì 14 dicembre, presso la Etra Home Gallery, la personale dell’artista Giovanna Donnarumma sarà assoluta protagonista, con la mostra del concept Perché a volte l’unica via è la fuga, visitabile fino al 14 del mese di gennaio grazie alla cura di Valeria Polly Ferronetti e di Veronica Rastelli.
L’artista partenopea, formatasi negli studi e professionalmente tra Napoli e Firenze, è pittrice, restauratrice e operatrice nelle arti visive. Da tempo, instancabile e appassionata ricercatrice delle possibili modalità dell’attività artistica, sperimenta – come si legge nelle sue note biografiche – l’uso dei diversi linguaggi espressivi, dalla rappresentazione pittorica alla poetica espressiva delle installazioni.
A riprova del carattere unitario della propria esperienza professionale e lavorativa, Giovanna Donnarumma ha fondato, assieme a Gennaro Ippolito, la realtà operativa Lineadarte Officina Creativa, un’isola di estro e genialità, laboratorio delle libere arti.
L’attività della pittrice è felicemente accompagnata dalla sua capacità di aggregazione culturale e sociale, giacché da tanti anni propone idee innovative e contenitori intellettuali al fine di organizzare spazi espositivi e promozionali per altri artisti e altri modi, quindi, di immaginare e creare opere d’arte.
Tra le tante partecipazioni a prestigiosi eventi culturali, la sua presenza alla cinquantaseiesima e cinquantasettesima Biennale di Venezia presso il Padiglione Tibet testimonia, qualora ce ne fosse bisogno, l’eccellenza dell’espressione di un’artista le cui opere sono presenti in numerose collezioni italiane ed estere.
In effetti, Perché a volte l’unica via è la fuga è una parte del titolo di un’opera presente in mostra, la sua idea “visiva” comunicata a un pubblico più vasto di quella che potremmo definire la tensione sempre presente tra l’idealità e la pratica dell’arte, tra logos e pathos, tra ragione e passione.
Questa riflessione rimanda, comunque, a un progetto di più ampio respiro, TRAME, condiviso sempre con Gennaro Ippolito, che cerca di realizzare una “rete” – di sensibilità più che di semplice comunicazione – tra artisti e pubblico, quest’ultimo non più passivo ma finalmente compagno di strada, di gioie e dolori, di emozione creativa e della sua rappresentazione.
In una descrizione in forma di prosa poetica, l’artista ci suggerisce che l’arte, raccontata attraverso metafore e astrazioni, così come la vita, può essere eterna o effimera, futuribile o scontata. Quello che ancora conta è il messaggio, istantanea sublimazione di un momento.
Una nota che rende bene la sostanza del percorso di vita e di arte di Giovanna Donnarumma, e che ancor più definisce l’orizzonte esistenziale e culturale a cui rimanda. Una ricerca, la sua, che tende a ricongiungere l’appassionato e carnale qui e ora dell’attività artistica, all’eternità alla quale appartiene – indeterminabile, ma sempre presente nelle profondità della psiche umana e nel mondo vitale – al di là dello spazio e del tempo storico, artistico e intellettuale nel quale riesce a esprimersi e a farsi materia.
Appuntamento e contatti:
Etra Home Gallery, via Antonio Valentino, 4 – Napoli
Giovedì 14 dicembre, dalle ore 18:30
e-mail: etrahomegallery@virgilio.it