Questo è il periodo dell’anno in cui la tradizione la fa da padrona e anche noi non siamo da meno. Non c’è Natale, dunque, senza una piccola dose di consigli cinematografici targati Mar dei Sargassi. Film da recuperare o da non perdere per assaporare quella magia delle feste fatta non soltanto di canditi e panettoni ma anche e soprattutto di quell’atmosfera rassicurante e accogliente che si respira di fronte a una pellicola a tema, in compagnia delle persone che più amiamo.
Sebbene non si possano considerare propriamente film natalizi, la Disney ha da sempre troneggiato e fatto faville durante le feste, uscendo in sala per anni, ogni dicembre, con un nuovo capolavoro e proseguendo nel tempo con l’attesissima rassegna natalizia in tv. Fra questi, rientra Pinocchio, ma non il burattino cartoonesco che tutti conosciamo, bensì la recente, originale versione in stop-motion di Guillermo del Toro.
Disponibile sulla piattaforma streaming di Netflix, il celeberrimo romanzo di Carlo Collodi continua a ispirare registi e produttori – solo questo 2022 abbiamo avuto ben due trasposizioni, la prima sempre Disney, anche se alquanto deludente – dimostrando che un cosiddetto cult è tale nel momento in cui, nonostante i numerosi adattamenti e il tempo trascorso, ha sempre e ancora qualcosa di nuovo da dire al pubblico. Al di là del fatto che l’estetica dello stop-motion è pura poesia per gli occhi, Del Toro, reduce del successo agli Oscar con La forma dell’acqua, porta sullo schermo un Pinocchio molto diverso, maturo e sfaccettato, immerso in quell’aura tra il fiabesco e l’inquietante tipica del suo timbro registico.
Non mancano critica e politica. La storia è infatti ambientata in epoca fascista, con tanto di duce, ed è evidente l’accurata ricerca storica di Del Toro nell’Italia di quel periodo. Anche i personaggi sono rivisitati: la fata diventa lo Spirito del bosco, mistica creatura più simile a un angelo biblico, mentre il Conte Volpe è una fusione di Mangiafuoco e della Volpe. Troviamo invece la Morte, sorella dello Spirito del bosco, il Podestà, la scimmia Spazzatura e i conigli neri (rimando al romanzo originale). Resta l’intento pedagogico di spronare lo spettatore a comprendere cosa sia giusto o sbagliato e come riconoscerli, come reagire, in una feroce critica alla dittatura e agli orrori della guerra (il Paese dei balocchi, ad esempio, è un centro di addestramento per ragazzi).
Ottima la colonna sonora di Alexandre Desplat, meno ottimo il doppiaggio italiano rispetto alle incredibili voci originali del calibro di Ewan McGregor, David Bradley, Ron Perlman, Tilda Swinton, Christoph Waltz e Cate Blanchett. Insomma, una fiaba gotica che vi suggerirà che forse, del noto burattino di legno desideroso di essere un bambino vero, non avete ancora visto tutto.
Se invece prendete come ingredienti neve, case illuminatissime, equivoci e una grande famiglia e li mescolate, ecco che otterrete la commedia natalizia americana per eccellenza. Natale all’improvviso (Love the Coopers) del 2015 e per la regia di Jessie Nelson (la stessa di pellicole quali Una moglie per papà, 1994, o Mi chiamo Sam, 2001), ci mostra Sam e Charlotte Cooper i quali sono in procinto di separarsi ma decidono di trascorrere assieme alla famiglia ancora un Natale sereno. Hanno due figli: Hank, padre single, ed Eleanor, in cerca di un finto fidanzato da presentare a casa. Ai quattro si aggiungono Emma, sorella e rivale di Charlotte, e il loro anziano padre Bucky. La riunione per il cenone della Vigilia, tuttavia, non sarà così quieta come si era immaginato.
Il cast, come spesso accade per questo genere di film corali, è degno di nota: abbiamo Diane Keaton, John Goodman, Ed Helms, Olivia Wilde, Anthony Mackie, Amanda Seyfried, June Squibb, Marisa Tomei, Alan Arkin, Alex Borstein, Jake Lacy e Timothée Chalamet.
Segreti e relazioni complicate sono le basi del film, dove il passato si fonde al presente e genera incomprensioni e ipocrisie abilmente celate dietro la facciata di famigliola perfetta alla ricerca costante di qualcosa che forse è sempre stato sotto gli occhi senza rendersene conto. Emergono le difficoltà dell’essere accettati, del trovare lavoro, la paura del giudizio, del confessare le proprie debolezze e i propri sentimenti. La riunione di Natale non è quasi più un momento di condivisione spassionata ma diventa per i Cooper l’ossessione di dover a tutti i costi compiacere le aspettative della famiglia. La Nelson dirige quindi una commedia leggera, dai buoni sentimenti, non favolosa ma tenera e ironica, che fa il suo dovere e riesce a intrattenere nonostante la presenza di qualche cliché. Potete recuperare questo americanissimo e godibile film su Amazon Prime Video.
Divano o sala, questo è il dilemma. Andare al cinema nel periodo festivo è per molti una tradizione imprescindibile ma lungi da me consigliare dei cine-panettoni. Niente paura. Per gli amanti della sala a ogni costo, al cinema in questi giorni è in programmazione Una notte violenta e silenziosa (Violent Night), una commedia action natalizia con protagonista David Harbour (proprio lui, il Jim Hopper di Stranger Things). Qui interpreta nientemeno che Babbo Natale, un Babbo che oltre ai doni e alle letterine sa essere davvero tosto. Lo dimostrerà quando, durante la consegna dei regali, si imbatterà in una banda di mercenari che invade la residenza di una ricca famiglia, prendendo tutti in ostaggio. Riuscirà a salvare i padroni di casa e quindi il Natale?
Tommy Wirkola, che ha già diretto pellicole come Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe (2013) o Seven Sisters (2017), mette in scena un ennesimo antieroe – e come non chiamare Harbour che in questi ruoli ormai ci sguazza? –, scorretto e alternativo che inizia a menare duro nell’istante in cui ce n’è bisogno. Associato a un’accattivante colonna sonora, il film riesce ad alternare momenti di tenerezza e spirito natalizio a momenti più forti e violenti, senza però abusarne. Vi divertirete, inoltre, a riconoscere tutte le citazioni e gli easter egg presenti nella storia.
Dunque, armatevi di pop-corn e torrone e scegliete quest’anno quale film fa al caso vostro!