È un appuntamento da non mancare l’incontro di Marco Perillo con i lettori del suo ultimo libro, Napùl, che si svolgerà giovedì 3 settembre dalle ore 18:30 presso la libreria IoCiSto di Napoli. La raccolta di quindici racconti del giornalista e scrittore è uscita in libreria a maggio per la Alessandro Polidoro Editore, nel pieno del marasma psicologico, sociale ed emergenziale provocato dalla pandemia da COVID-19. L’opera di Perillo, tuttavia, con il suo titolo-metafora tra Napoli e Kabùl – la capitale dell’Afghanistan perennemente in guerra – ha vinto la sua personale e articolata battaglia letteraria ed editoriale perché la città partenopea contemporanea, così come è raccontata dall’autore, ha affascinato sin da subito.
Il ritmo narrativo serrato, i tanti personaggi, le vicende descritte con un’ironia dal retrogusto amaro e la sfida coraggiosa costituita dall’uso di una lingua che è una commistione tra italiano e dialetto hanno catturato i lettori dell’amato e odiato paradiso abitato da diavoli. Un eterno luogo comune, quest’ultimo – quindi etichetta storica, letteraria più che paesaggio reale – usato, in genere, da coloro che parlano di Napoli, ma spesso provengono dall’esterno di una città dall’identità forte, formatasi attraverso la stratificazione di tante culture e dalla storia millenaria vissuta tra Oriente e Occidente. La maestria del narratore, invece, proviene dai suoi studi sulla storia del capoluogo campano e del suo straordinario patrimonio artistico e culturale e, di conseguenza, Napùl è un libro che parla da Napoli, attraverso i luoghi fisici e i vissuti personali di una città-inconscio del mondo, che vive – come abbiamo scritto sulle pagine di questo giornale – eternamente in guerra tra persistenza di malesseri antichi e moderne contraddizioni sociali ed esistenziali.
Nella Mille e una Napoli raccontata da Perillo, in effetti, l’anima antica, violenta e tollerante, sofferente e vitale della città partenopea si confonde con la geografia umana, complessa e multiculturale del tempo attuale. Una narrazione che sembra rimandare, ci piace ripeterlo a questo nuovo passaggio pubblico del volume, all’unione senza confini, contraddittoria e glocale tra il Nord e il Sud del pianeta, dove l’unicità dei personaggi e dei luoghi rimanda all’universalità della commedia umana.
Nell’incontro con gli amici e gli appassionati lettori alla libreria IoCiSto, insieme all’autore converseranno Enza Alfano e Martin Rua. L’evento organizzato dalla libreria e dalla Alessandro Polidoro Editore, come ci raccomandano le note informative dell’incontro, si svolgerà all’aperto e per i partecipanti sarà obbligatorio l’uso della mascherina. Un segno dei tempi attuali, come è ovvio aspettarsi durante la crisi socio-sanitaria ancora in atto, ma anche l’eterno ritorno della guerra quotidiana che non è mai finita, del passato che non passa e, di conseguenza, della sua ininterrotta, necessaria narrazione. Non solo a Napùl, sia ben chiaro, ma sull’intero pianeta.