Napoli si tinge di giallo. Ancora. Al pari delle città scandinave e di quelle anglosassoni, pure il capoluogo partenopeo regala ai lettori delle detective stories un nuovo personaggio, Denis Carbone, protagonista del romanzo Fragile è la notte di Angelo Petrella, edito da Marsilio.
Un personaggio confinato nel commissariato di Posillipo, una sorta di prigione dorata all’interno della quale un tutore dell’ordine indaga, tutt’al più, su furti di animali domestici e smarrimento di documenti. Ma la calma piatta di uno dei quartieri più in di Napoli è scossa dall’omicidio di Ester Fornario, donna bella, disinibita e con fantasie erotiche che la porteranno alla morte.
«Denis mi appartiene molto» dichiara Angelo Petrella, spiegando la genesi del personaggio. «Anch’io ho un carattere tormentato e ricordi e sensazioni che mi accompagnano. In maniera più generica, il poliziotto e lo scrittore sono molto simili: perennemente alla ricerca di qualcosa che non riusciranno ad afferrare del tutto». Un romanzo che si presta a una lunga serialità – non a caso il sottotitolo è La prima indagine di Denis Carbone – che già ottiene i favori del pubblico. «I primi riscontri» continua Petrella «sono stati ottimi. La cosa che mi ha fatto piacere è stato ricevere e-mail con le recensioni dei lettori e le foto del romanzo. È una gratificazione notevole sapere di essere entrato nelle coscienze di tutti questi lettori. Dà significato al mio lavoro».
Un lavoro, quello dell’autore, che trova in Partenope la propria capitale. «Napoli si è imposta nell’immaginario collettivo nazionale, grazie alle tante energie creative che da qui si sono sprigionate. È un periodo fertile, che spero continui e, ancora di più, spero porti alla nascita di una casa editrice major che diventi un punto di riferimento letterario».
Non resta, quindi, che godersi le pagine di un romanzo che racconta una Napoli inedita, quella dalle vedute mozzafiato intrise di sangue, nella quale si muove un poliziotto amante del whisky e della musica jazz, con molti difetti e il pregio di un intuito da scafato investigatore. Ai lettori l’ardua sentenza.