Nella Napoli di fine Ottocento, inizio Novecento, si diffonde lo stile chiamato Liberty. Si tratta di un movimento che ha come caratteristiche principali l’asimmetria, il linearismo, l’uso di materiali policromi e, ovviamente, il naturalismo degli ornamenti ispirato al mondo vegetale. Il movimento, che si propaga in tutta Italia, dall’architettura sino alla pittura, racchiude in sé il desiderio di liberarsi dal passato.
Il Liberty, a Napoli, porta a un incredibile sviluppo sia nelle arti figurative che in quelle industriali e all’ascesa di giovani artisti che, sulla scia dei movimenti secessionisti di fine secolo, danno luogo alle prime mostre d’avanguardia. La città vede fiorire tale stile in particolar modo nella sua architettura e in quartieri di nuova urbanizzazione tra cui il Vomero, Posillipo e Chiaia. Al contempo, vede sorgere ville e palazzi che tuttora rappresentano un importantissimo patrimonio architettonico, seppur spesso soffocato da edifici costruiti successivamente. Gli elementi di spicco del Liberty a Napoli sono l’utilizzo di materiali quali il ferro battuto, il vetro, l’utilizzo di torri e pilastri, stucchi rigorosamente floreali e curve.
Presso le Gallerie d’Italia – Palazzo Zevallos Stigliano è stato da poco inaugurato un progetto espositivo dal titolo Napoli Liberty. “N’aria ‘e primmavera”, una rassegna che vuole raccontare il rapporto tra la città partenopea e l’Art Nouveau raccogliendo circa settanta opere realizzate alla fine dell’Ottocento. Tra i vari artisti del periodo, che sarà possibile vedere alla mostra, c’è Felice Casorati che, nonostante abbia soggiornato a Napoli per circa tre anni, ha realizzato trentotto dipinti.
Napoli Liberty. “N’aria ‘e primmavera”, curata da Luisa Martorelli e Fernando Mazzocca, sarà visitabile fino al prossimo 24 gennaio con dipinti, sculture, gioielli e manifatture. Opere che testimoniano, anche grazie all’allestimento curato da Lucia Anna Iovieno, quanto lo stile Liberty sia in grado di trovare armonia e forme sinuose nella natura, che diventa quindi una ragione di rinascita, rinnovando anche l’amore per la vita. Oltre alle opere di Felice Casorati ci sono quelle di Edgardo Curcio, Francesco Galante, Edoardo Pansini, Raffaele Uccella ed Eugenio Viti, tutti protagonisti del movimento d’avanguardia Secessione dei 23, insieme agli scultori Costantino Barbella, Filippo Cifariello e Saverio Gatto.
È possibile scoprire la rassegna dal martedì al venerdì dalle 10 alle 19, e il sabato e la domenica dalle 10 alle 20, con un costo intero di 5 euro, ridotto di 3 euro e gratuito per convenzionati, scuole, minori di 18 anni e clienti del Gruppo Intesa Sanpaolo.
Con questa esposizione all’insegna della rinascita che lo stile Liberty da sempre porta con sé, Palazzo Zevallos Stigliano vuole ridare il via alle mostre temporanee, un primo passo per far ripartire anche il mondo dell’arte e della cultura.
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