Nell’ambito delle manifestazioni promosse da Willy Santangelo nello spazio d’arte e di cultura WeSpace di Napoli, venerdì 17 maggio, dalle ore 18:30, si svolgerà il vernissage della personale poetica, con poesie a parete, intitolata Napoli è/o non è, con i testi e la regia di Raffaele Rizzo. Dopo la serata-evento, la mostra poetica, curata da chi scrive, sarà visitabile fino al 20 maggio per poter leggere e osservare i testi, le immagini e i commenti che testimoniano, in una significativa sintesi, l’opera letteraria e teatrale dell’ottantenne autore napoletano.
Dalla partecipazione al movimento artistico degli anni Sessanta, l’attività teatrale di Rizzo, ad esempio, ha prodotto Leggenda e cunto di Colapesce, scritto con Manuela Mazzi e messo in scena al Teatro Nuovo di Napoli nel 2001, e altri testi memorabili, con la partecipazione, per diversi anni, alla rassegna Museum teatro alla Certosa di San Martino. Nel testo sulla leggenda di Colapesce, la storia dell’uomo-pesce, maledetto dalla propria madre per il continuo tradimento del suo ruolo, è usata in maniera pretestuale, nel senso di una piattaforma narrativa che dà la possibilità di parlare di temi generali che rimandano alla nostra condizione umana. Il Colapesce ci parla dell’eterno conflitto tra individuo e società, dell’ambiguo rapporto tra governanti e governati, dell’arroganza del potere. È un piccolo saggio sulla natura e l’esercizio del comando, dove l’eterna sudditanza dell’uomo comune non si trasforma in cittadinanza e partecipazione alle scelte della collettività societaria.
La lunga attività letteraria di Raffaele Rizzo, invece, è stata di recente antologizzata nell’articolato volume Il labirinto aperto. Dissonanze poetiche (Ad est dell’equatore, 2015), diviso in diverse sezioni: Della poesia, dove si riflette sul perché e sul come della produzione poetica; Lo sguardo e l’armonia, che propone i contributi della poesia visiva e della sofferta felicità dell’ispirazione poetica; ’Patafisica, formidabile incursione poetica nella famosa scienza delle soluzioni immaginarie di Alfred Jarry, all’insegna del gioco di parole, del nonsenso e dell’ironia; Erotica, dove nell’incontro d’amore e nell’estasi della carnalità il discorso poetico diventa più intimo; Verseria, con poesie che rifuggono dalle consuete classificazioni tematiche; Napoletana dove il lettore trova anche le versioni in lingua napoletana di opere di grandi poeti come Montale, Campana, Penna e Rimbaud, e la recente versione in lingua madre de L’infinito di Giacomo Leopardi, attualmente conservata tra le traduzioni in lingua straniera alla Sala Leopardi della Biblioteca Nazionale di Napoli.
La serata del vernissage sarà incentrata, soprattutto, sulla bellezza della lingua napoletana e alcuni amici del poeta parteciperanno all’apertura della mostra. L’attore Lucio Allocca, eccellente interprete di tante prove teatrali, cinematografiche e televisive, e il misterioso Alidante Trovasale – poeta, attore e altro ancora – saranno gli interpreti di brani storici del teatro e della poesia di Raffaele Rizzo, mentre Marco Francini, poeta e musicista che ha collaborato con il protagonista della manifestazione sia in campo musicale sia in quello dell’espressione teatrale, ci farà ascoltare brani nati da questa collaborazione artistica. Inoltre, ci sarà la sorprendente presenza del giovanissimo Giuseppe Fontana alla batteria e della ventitreenne danzatrice Francesca Avvento, diplomata in Danza Moderna alla Scuola TinkerDance di Napoli, che daranno vita a percorsi musicali e gestuali liberi, orientati alla modernità.
L’ampio spazio culturale WeSpace, in Vico del Vasto a Chiaja, 52/53, a Napoli (Quartierino d’autore), accoglierà artisti e spettatori, insomma, in una serata che si propone, all’insegna della convivialità e della condivisione tra interpreti e pubblico, come un viaggio artistico e letterario, caratterizzato da quell’apertura alla continua ispirazione e comprensione dell’essere al mondo, che è stata sempre presente nell’attività culturale di Raffaele Rizzo e che va ben oltre la dimensione dello spazio e del tempo storico delle vite personali.