Quando, nel 2011, SUR si affacciava per la prima volta all’editoria nazionale, nessuna casa editrice aveva ancora dedicato il suo intero catalogo alla narrativa latino-americana. Così, Marco Cassini – il fondatore, già socio della minimum fax – offriva alle penne di Julio Cortázar, Juan Carlos Onetti, Manuel Puig e Ricardo Piglia la possibilità di ritrovarsi sotto un’unica bandiera, il vessillo di un marchio che, ben presto, sarebbe diventato un punto di riferimento straordinario per tutti gli appassionati e non solo.
Nata con le dimensioni di una piccola collana editoriale hispanohablante, SUR si è distinta – ben presto – per il suo forte carattere identitario, non solo dal punto di vista letterario, ma anche etico, sociale e politico, un tratto distintivo che ha trovato il favore del pubblico e degli addetti ai lavori anche delle case editrici più grandi. Nel 2015, con il varo di BIGSUR, Marco Cassini e il suo staff hanno dato il benvenuto a titoli contemporanei, in traduzione dall’inglese, dallo straordinario valore, su tutti La ferrovia sotterranea di Colson Whitehead, bestseller del gruppo con oltre 50mila copie vendute.
Da quel momento, SUR si è affermata sul mercato del libro italiano come una casa editrice capace di intercettare i principali nomi della letteratura classico-contemporanea latina e, al contempo, di offrire una ribalta di tutto rispetto ad autori esordienti (ma pur sempre in traduzione), come nel caso della scrittrice messicana Laia Jufresa, che con il suo Umami ha raggiunto sin da subito circa 5mila lettori.
Tra grandi successi come Ragazza, donna, altro di Bernardine Evaristo e importanti riscoperte, come per Oreo di Fran Ross o la nuova edizione di Le vene aperte dell’America Latina di Eduardo Galeano – ripubblicato a cinquant’anni dal lancio –, Marco Cassini e SUR guardano già al futuro, nonostante il traguardo delle dieci candeline tagliato in occasione dell’ultimo Salone Internazionale del Libro di Torino: «Il libro che vorrei pubblicare? Il più grande autore argentino di tutti i tempi, Diego Armando Maradona».
Lo abbiamo intervistato.