Del Festival internazionale dell’arte e della cultura popolare denominato Madonna de rose parlammo a fine maggio, salutando il contagio artistico realizzato per le strade di Napoli con al centro il luogo-evento di piazza San Domenico Maggiore. Una risposta organizzata dagli ideatori della manifestazione al lockdown causato dalla pandemia da COVID-19, con grande sofferenza per tutti i cittadini e, in maniera particolare, per gli artisti e gli operatori culturali costretti a reprimere la dimensione pubblica e relazionale delle loro attività.
Il Festival Madonna de rose è attivo a Napoli da diversi anni, a cura di Marco Aspride e Francesco Federico. In seguito, vi è stato l’apporto culturale, artistico e organizzativo di Vincenzo Crosio, poeta, artista e storico delle idee. E il prossimo 23 agosto, finalmente, presso il Chiostro del Complesso conventuale di San Domenico Maggiore a Napoli, si svolgerà la IV Edizione.
Il programma sarà ricco di eventi e di presenze, a testimonianza di quella cittadinanza universale di cui parlano gli autori del festival e inizierà alle ore 11, con l’apertura della Mostra collettiva di dipinti, installazioni e videoproiezioni degli artisti ospiti. Alle ore 16, invece, potremo seguire le performance artistiche con Soulpalco, Sabrina Fanara, Martina Vanacore, Margherita Romeo, Angelo Picone e Vico Pazzariello. Alle 19, ci sarà poi una conferenza, con la presentazione ufficiale tenuta da Vincenzo Crosio del Museo fotografico e delle originali Maschere da trasmissione di Pulcinella, assieme a testi inediti della tradizione. Ce ne parla lo stesso Crosio, nelle note informative, e ci rimanda alla lettura del saggio di antropologia storica e religiosa dell’antico La Maschera e il Volto – pubblicato sull’autorevole rivista Tempo d’analisi diretta da Antonio Vitolo e su cortese iniziativa di Mimmo Grasso, ripreso poi da Scienze e ricerche – per capire la profondità della questione che è centrale per l’archetipo culturale dei Campani.
La partecipazione di Vincenzo Crosio al Festival della cultura popolare del 23 agosto, che è patrocinato dall’Assessorato alla Cultura di Napoli e dall’Associazione Madonna de Rose, consisterà in un’introduzione al Culto della maschera antica, maschera di provenienza osco-etrusca del territorio acerrano, ci informa lo storico delle idee, col supporto fotografico da me fornito, di un vero e proprio Museo storico e fotografico della maschera di Pulcherna, latinizzato Pulcenella, che con gli amici di Madonna de Rose istituiremo all’interno della festa. Di seguito, alle ore 20:30, ci sarà lo spettacolo Pulcherna Hermetica di Marco Aspride, con Federica Lizio (sassofono) e Francesco Federico (strumenti tradizionali) e, alle 21:30, il concerto di Lunajanara e Paranza do’ Lione. A seguire, la serata proseguirà con le danze popolari della Campania.
Una giornata da non mancare quella del Festival internazionale di cultura popolare Madonna de rose, perché realizza in pieno le premesse ideative degli autori che hanno in più occasioni affermato che l’arte locale, nazionale e internazionale ha un compito fondamentale: aggregare, simbolicamente e realmente, la voce dei popoli e delle genti.
Lo spazio e il tempo del festival, infine, saranno arricchiti dalla presenza di stand dell’enogastronomia e dell’artigianato, oltre che da stand editoriali, di live painting e di poesia estemporanea. Il contagio artistico nato durante il lockdown continua, insomma, con le forme organizzate ma al tempo stesso artisticamente libere, nella cornice storica di una delle più belle piazze della città partenopea.