Con la serata spettacolo Liberi di amare, lunedì 13 maggio, dalle ore 20:30, al Teatro Diana di Napoli andrà in scena uno spettacolo che unirà arte, musica, letteratura e solidarietà. L’evento è promosso dalla Fondazione Enzo e Lia Giglio, costituita nel 2017, che si propone di mettere in atto azioni rivolte al benessere fisico e socio-culturale dei minori a Napoli e in Campania.
Il titolo dello spettacolo rimanda, in effetti, a un più ampio progetto sociale che ha come scopo la realizzazione di un ristorante con servizio di catering che farà parte della Casa Papa Francesco, a Quarto. La struttura costituirà la parte fisica di un programma di immissione al lavoro, ideato e condotto da Don Gennaro Pagano, parroco e psicologo, che si pone l’obiettivo concreto di favorire l’inclusione sociale dei ragazzi minori in stato di disagio. Questa parte dei fini da raggiungere, in teoria, è insita in ogni programmazione a favore delle persone che vivono in condizioni di emarginazione economica e sociale, ma in pratica, spesso, non si riescono a trovare i mezzi e le risorse organizzative affinché quegli stessi scopi siano implementati nel tessuto sociale di riferimento per diventare realtà coordinata sul territorio.
Grazie alla generosità della famiglia Mirra e alla disponibilità di artisti come gli attori Cristina Donadio e Gino Rivieccio, lo scrittore Maurizio De Giovanni, il musicista Marco Zurzolo e altri ancora, il ricavato economico di Liberi di amare servirà, in particolare, ai ragazzi in uscita dall’Istituto Penitenziario di Nisida, diretto dal dott. Gianluca Guida, anche con la sponsorizzazione dello studio legale Magrì-Sersale e di altri partner della produzione e del commercio, tra cui Kimbo.
La Fondazione Giglio, in effetti, nei suoi due primi anni di attività ha ideato e organizzato diversi progetti nel campo della solidarietà. Ha sostenuto, per esempio, la Sanitansamble Orchestra, nata e consolidatasi nel quartiere Sanità e promossa da Padre Antonio Loffredo, che conta oltre 80 giovani musicisti provenienti dalle strade e dai vicoli del quartiere popolare ed educati alla musica, quindi, alla partecipazione a un orizzonte di vita più ampio e dalla grande valenza sociale.
L’ente, inoltre, collabora attivamente alla diffusione tra gli studenti delle scuole medie di un progetto culturale incentrato sul tema della diversità come opportunità, promosso dall’Associazione Matrimonialisti Italiani. La stessa fondazione contribuisce alla spesa per i medicinali a sostegno delle attività di cura che si svolgono presso l’ambulatorio pediatrico organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio e, infine, sostiene in maniera costante la Casa di Matteo, una struttura che accoglie bambini orfani con disabilità medie e/o gravi o sofferenti per patologie che necessitano di cure particolari, ma immessi in una rete affettiva e familiare, soprattutto, dove gli ospiti sono accompagnati nel loro percorso curativo e, nei casi più gravi, fino alla morte.
Grazie alle modalità dell’arte e dello spettacolo, quindi, serate come quella di Liberi di amare costituiscono uno strumento valido per superare il gap che esiste tra il desiderio di aiutare le persone in difficoltà e le barriere societarie da affrontare nella realtà quotidiana. La cultura e l’intervento sociale si alleano, in questo caso, per permettere ai cittadini di divertirsi e, al tempo stesso, di esercitare il diritto/dovere dell’umana solidarietà.
Info e prenotazioni presso il botteghino del Teatro Diana – Tel. 0815567527