Ernesto Guevara, rivoluzionario, guerrigliero, scrittore e medico, ma anche viaggiatore, intellettuale, amante della letteratura e della fotografia. Nato a Rosario il 14 giugno del 1928 da una famiglia borghese che trasmise ai suoi figli spensieratezza, spirito di avventura e forte interesse per la letteratura, furono proprio le pagine dei grandi classici ad avere un posto speciale nel cuore del Che che, costretto a letto da forti crisi d’asma, vi si rifugiava spesso.
I libri, non a caso, furono per lui gli amici fidati che ne formarono la persona e il pensiero politico, spaziando dalla storia all’economica, dalla filosofia alla sociologia e psicologia, non tralasciando i romanzi, i racconti, la poesia e il teatro. Non potendo frequentare regolarmente la scuola a causa della malattia, Celia de la Serna, attivista politica, femminista militante e madre di Ernesto, gli insegnò a leggere e a scrivere, così entrarono a far parte della sua vita autori quali Marx, Shakespeare, Vern, Dumas, Salgari, Martí, Goethe, Freud, Lenin, Lezama Lima e molti altri. Il Che fu grande amante degli scacchi, imparò a maneggiare la pistola da bambino quando il padre lo portava con sé a sparare al bersaglio ed era appassionato di poesia, soprattutto delle opere di Pablo Neruda.
Lunedì 29 ottobre sarà possibile scoprire questo volto nascosto del celebre rivoluzionario a Napoli, presso il Complesso di San Domenico Maggiore, dove verrà inaugurata una mostra fotografica a lui dedicata: I viaggi e i libri di Ernesto. In questa esposizione gratuita, visitabile fino al 24 novembre dal lunedì al sabato dalle 9:00 alle 18:30, saranno rese pubbliche per la prima volta delle fotografie provenienti dagli archivi privati della famiglia Guevara e dagli archivi CelChe, il centro studi nato nel 2011 nella sua città, in Argentina. Per l’occasione, presso la Sala del Capitolo del complesso, dalle 17:00 interverranno l’Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, Gaetano Daniele, il Presidente della Fondazione MIdA, Francescantonio D’Orilia, la giornalista e scrittrice Alessandra Riccio e la docente dell’Università de L’Avana María Victoria Guevara Erra, che presenterà la mostra.
L’evento intende liberare dagli stereotipi la figura del Che, raccontandone la personalità in tutta la sua ricchezza e complessità. La mostra sarà divisa in due sezioni: la prima, Instancabile lettore, introduce al rapporto tra Ernesto e i libri, svelando un personaggio pignolo, particolarmente dedito all’organizzazione e piuttosto meticolcoso: sin da piccolo, infatti, il Che iniziò a catalogare le sue letture, registrando tutti i libri letti e quelli da leggere. La seconda sezione invece riguarda I viaggi di Ernesto che vuole narrare, attraverso le sue fotografie e i suoi diari, i viaggi in America Latina con aneddoti e riflessioni sui paesaggi e le esperienze vissute. In questi scritti è possibile cogliere lo sviluppo del pensiero politico e sociale di Guevara. яндекс
Libri e viaggi sono da sempre amici fedeli e incredibilmente importanti nella formazione di ognuno di noi. Per la celebre icona, quindi, non fu diverso, rivelandosi essi fondamentali in quella che fu la trasformazione di Ernesto nel rivoluzionario Che che sarebbe sbocciato qualche anno dopo. La mostra diventa, dunque, imperdibile per tutti coloro che desiderano avvicinarsi a questa mitica figura, inesorabilmente eternata dalle sue azioni rivoluzionarie.