La Giornata Mondiale della Poesia, istituita dalla XXX Sessione della Conferenza Generale UNESCO nel 1999, viene celebrata il 21 marzo, giorno in cui entra la primavera. Questa giornata vuole rappresentare l’incontro tra le diverse forme della creatività, affrontando le sfide che la comunicazione e la cultura attraversano in questi anni, spiega Giovanni Puglisi, Presidente della Commissione Nazionale Italiana UNESCO.
A tal proposito, quindi, proprio giovedì 21 marzo dalle 16:30, presso il Palazzo Serra di Cassano di Napoli, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e l’Associazione Eleonora Pimentel presenteranno l’incontro Filosofia e Poesia ideato dalla filosofa Esther Basile. Parteciperanno e interverranno: Rosanna Bazzano, Dora Celeste Amato, Marta Maria Camporeale, Antonio Cervelli, Luciana De Palma, Carlo Fedele, Rita Federico, Rosa Frullo, Zaccaria Gallo, Bruno Galluccio, Adriana La Volpe, Anna Maria Liberatore, Federico Lotito, Gioconda Marinelli, Maria Marmo, Marco Melillo, Silvana Nardiello, Giovanni Perri Agua, Ciric Slobodanka, Lucia Stefanelli e Ciro Tremolaterra, con la moderazione di Carmela Maietta e la partecipazione di Anna Maria Ackermann.
Martin Heidegger, filosofo tedesco e maggior esponente dell’esistenzialismo ontologico e fenomenologico, ha affermato che filosofia e poesia, il cui confine potrebbe essere considerato labile, hanno una grossa differenza in quanto la filosofia domina il momento dell’interrogare, quello della poesia invece il momento dell’ascolto, dello stupore. Un confine, questo, che spesso si intreccia in echi vasti che diventano inconfondibili. Pensare è limitarsi a un solo pensiero che un giorno si arresterà nel cielo del mondo, come una stella, ha scritto Heidegger. Esther Basile, in cambio, scrive che il pensare è un cammino che parte dall’originario e va verso il cielo stellato, fissando la nostra stella come unica e inconfondibile nel firmamento popolato da miriadi di stelle. E la poesia è la forza e la speranza che ci sostiene nel cammino nell’andare verso una stella, soltanto una stella.
Filosofia e Poesia, dunque, sarà l’occasione per ascoltare il proprio essere, arricchendo l’io attraverso un’esperienza davvero unica.
Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.