Parlare oggi di Felicità è un atto rivoluzionario.
Abbiamo vissuto immiseriti e soli, con la paura del contatto e dello scambio, adesso viviamo terrorizzati dall’angoscia di un futuro incerto e difficile.
Viceversa, tutti gli studi di economia e psicologia convergono sul fatto che la Felicità si fonda sullo scambio relazionale e che è, essa stessa, un bene relazionale.
La Felicità, però, non è un dono del cielo.
Felicità è sporcarsi. Per ricercarla e incontrarla bisogna rinunciare alle logiche della società contemporanea: il conformarsi alle aspettative, la ricerca spasmodica di un “piacere” volatile e momentaneo, le relazioni superficiali attente alla conferma dello status quo individuale.
Dall’esperienza personale, confermati dalle neuroscienze, sappiamo invece che la Felicità fa bene all’equilibrio psicofisico, rafforza il sistema immunitario, produce empatia ed è in grado di coinvolgere l’ambiente che ci circonda.
La Felicità è una scelta, un atto di responsabilità verso noi stessi, è un allargamento volontario degli orizzonti individuali, la ricerca di una consapevolezza più profonda di ciò che ci fa stare bene, l’abbandono delle autostrade della vita e l’incamminarsi sui sentieri e le piccole strade sconosciute.
La Felicità è il risultato di un duro lavoro, che ci accompagna verso un percorso di conoscenza del nostro mondo interiore e di accoglienza del mondo che ci circonda, mondi, entrambi, per i quali vale la pena vivere.
Ha annunciato con queste parole la sua presenza a Pozzuoli, domani, venerdì 2 dicembre, alle ore 17 presso l’Auditorium Centro San Marco in via Sacchini 33, la psicologa Sara Bonfantoni per parlare di Felicità, quell’equilibrio sottile tra destinazione e percorso. Non il primo incontro sul tema che la dottoressa ha già tenuto in altre città d’Italia e, di recente, a Montagnana in Veneto, uno dei borghi medioevali più belli del Paese, dove alla presenza di un numeroso pubblico ha riscosso notevoli apprezzamenti.
Un tema decisamente singolare e coraggioso in un momento denso di preoccupazioni, incertezze e cambiamenti radicali della società. A introdurre l’incontro nel Comune Flegreo con la dottoressa Bonfantoni sarà la portavoce dell’Agorà delle donne la professoressa Iaia de Marco.