Io non trovo normale, consentitemelo, non voglio criticare chi esegue le direttive dall’alto, ma io non trovo un Paese normale, non trovo che il Paese sia normale se a distanza di poche ore si difendono le manifestazioni politiche che si ispirano chiaramente alle ideologie nazifasciste e allo stesso tempo si impedisce l’esercizio di una manifestazione democratica. Caro ministro dell’Interno, tu devi sciogliere questo tema, tu ci devi far capire se in questo Paese è più difficile portare mille persone qui senza partiti, senza corporazioni, senza truppe cammellate, gente che si è pagata il viaggio, che sta qua per l’amore della propria terra. Se questo ti spaventa, allora questo non è veramente un Paese normale, da Napoli portiamo ossigeno, amme purtato pure ‘o sole.
E, certo, di normalità non si può parlare se nove autobus, regolarmente comunicati e autorizzati dalla Questura della Capitale, con a bordo circa cinquecento persone – tra le quali il Vice Sindaco di Napoli, assessori, consiglieri, presidenti e consiglieri di municipalità, giornalisti –, vengono fatti entrare nel Punto Blu di Roma Sud alle ore dodici e fatti ripartire scortati da numerose auto civetta, cellulari con decine di agenti della polizia di Stato e volanti dei carabinieri dopo ben due controlli dei mezzi – facendo scendere i passeggeri due volte e lasciandoli risalire dopo due perquisizioni – un’ora e venticinque minuti più tardi.
Tutto ciò, a poche ore di distanza dai fatti di Bologna, dal blitz di Forza Nuova negli studi di La Sette – dove non risulta siano intervenute le forze dell’ordine – e dopo l’oltraggio, sempre poche ore prima a Roma, alla lapide commemorativa di Aldo Moro sulla quale sono state disegnate una svastica e una scritta contro gli agenti delle FF.OO.
[…] L’altro giorno siamo stati convocati, ieri a Palazzo Chigi c’è stato il tavolo tecnico e il tavolo tecnico ha prodotto un risultato. Poi ci avevano detto: “Noi convochiamo il tavolo tecnico, ma voi dovete rinunciare alla manifestazione”. Abbiamo detto: “Voi non vi dovete preoccupare della manifestazione, perché noi al massimo portiamo qualche frittatina di maccheroni, portiamo qualche idea di libertà, portiamo un po’ di passione”. […]
Senza mezzi termini, il Sindaco Luigi de Magistris ha assicurato che se non ci saranno risposte per liberare le casse comunali attualmente bloccate per un pignoramento relativo al commissariamento per il terremoto del 1980 e alla scandalosa questione emergenza rifiuti, prima del 4 di marzo si tornerà ancora a Montecitorio.
Una giornata particolare, quella di ieri, dove passione e amore per la propria città, espresse dalla partecipazione non solo di amministratori comunali ma anche di numerosi professionisti, docenti, operai, studenti e tanti giovani. Una giornata in cui il sorprendente intervento delle forze di polizia ha dato rilievo alla manifestazione rimbalzata sugli organi di informazione a pochi minuti dagli incomprensibili accertamenti che, piuttosto, andrebbero fatti, e anche con maggiore attenzione, a quanti sono impegnati da qualche tempo nella propaganda di ideologie di un periodo tragico della storia di questo Paese, che persino personaggi sotto mentite spoglie cercano di reintrodurre con il prossimo voto.
Onore e merito a questa amministrazione che in settimane nelle quali politica, affarismo e criminalità continuano a giocare sulla pelle e sulle tasche della gente, ancora una volta si è impegnata a restituire dignità alla città e ai suoi abitanti.