La prima e più naturale associazione che salta alla mente di ogni lettore alla vista del marchio editoriale della cicogna di Edizioni e/o è probabilmente con il nome di Elena Ferrante e la sua serie dal successo planetario L’amica geniale. Tuttavia, la casa editrice nata a Roma nel 1979, oggi pronta a celebrare i suoi primi 40 anni di attività, può vantare nomi del calibro di Svetlana Aleksievič (Premio Nobel per la Letteratura nel 2015), Christa Wolf e Muriel Barbery, autrice de L’eleganza del riccio.
Sandro Ferri, fondatore della casa editrice Edizioni e/o, non solo ha il merito di aver creduto in quello che è ormai riconosciuto, dai più, come il più grande fenomeno letterario italiano dell’ultimo decennio, ma anche di aver goduto – nel corso di tutta la sua brillante carriera – di un sguardo sempre un passo oltre il presente, sapendosi rinnovare di continuo.
Dai romanzi dell’Europa dell’Est (dalla Germania divisa dal Muro o l’ex URSS) al lontano Ovest con i primi titoli americani, passando per il Mediterraneo (con l’intera opera di Massimo Carlotto) fino al ritorno in Oriente, stavolta ancor più estremo, verso il Giappone, spinto dall’entusiasmo di Eva – figlia di Ferri –, il viaggio di Edizioni e/o alla ricerca di libri di qualità e spessore politico, culturale e morale ha sempre prodotto risultati di eccellenza, che oggi consentono a chiunque di riconoscere il marchio come uno dei più virtuosi dell’editoria nazionale.
Con uffici a Roma, Milano, New York e Londra, le Edizioni e/o costituiscono, congiuntamente a Europa Editions (la versione internazionale del brand), un progetto unico nel panorama editoriale contemporaneo, sempre orgogliosamente indipendente, promotore di una letteratura capace di dialogare con il mondo contaminando generi e culture.
In occasione della XXXII edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, Sandro Ferri ha raccontato – in esclusiva ai microfoni di Mar dei Sargassi – i retroscena e i momenti più belli di questi 40 anni di attività, partendo proprio da quella Elena Ferrante che, con orgoglio, dice: «Oggi è riconosciuta a livello mondiale, ma abbiamo puntato su di lei già quasi trenta anni fa, con il suo romanzo d’esordio, L’amore molesto».