Buona, anzi ottima la prima. Si potrebbe raccontare con queste poche sillabe il successo della prima presentazione di Dai fiori del male ai fiori di zucca, ultima fatica del collettivo letterario Homo Scrivens, ufficializzato il 18 maggio scorso presso la sede dell’ufficio dei consulenti finanziari della Banca Mediolanum, all’interno della residenza storica Palazzo Mannajuolo a Napoli.
Un volume, al quale hanno partecipato più di trenta autori, interamente dedicato al cibo. Racconti, haiku, sonetti e numerosi altri esercizi di scrittura creativa per stimolare la lettura ma pure l’appetito. E appetitosa è stata la prima presentazione del testo della quale sono stati autentici mattatori Aldo Putignano e Giancarlo Marino, docenti dello storico laboratorio di Homo Scrivens La bottega della scrittura, che hanno curato l’antologia e hanno divertito il pubblico con una veste meno istituzionale e più divertente del solito, quella di chef letterari.
\Altrettanto divertenti, inoltre, sono state le esibizioni degli autori – tra cui Annamaria Montesano, Cinzia Castelli, Ferdinando Gaeta, Mariano Uliano, Chiara Tortorelli e Serena Venditto, reduce dal debutto in casa Mondadori con il romanzo Aria di neve –, protagonisti di un reading che ha permesso al pubblico di assaggiare il contenuto del libro. Grandissima soddisfazione nelle parole di Putignano, editore e scrittore: «Abbiamo concretizzato un progetto editoriale nato diversi anni fa all’interno del nostro storico laboratorio di scrittura. Com’era comprensibile, durante questo periodo sono cambiati autori e suggestioni, ma non il desiderio di raccontare il felice connubio tra cibo e letteratura e farlo attraverso un percorso che permettesse agli scrittori di esprimersi nel modo che ritenevano più adeguato. Siamo assolutamente soddisfatti di questo lavoro e ci auguriamo che anche i lettori lo apprezzino. Per il momento», ha aggiunto, «un grazie a Banca Mediolanum per aver ospitato questa prima presentazione. Ci auguriamo di poter ritornare in questa dimora meravigliosa per raccontare altre storie e dar voce ad altri autori.»
Il libro, dopo il successo ottenuto durante la trentunesima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, sbarca finalmente anche in libreria e lo fa con un obiettivo ambizioso: soddisfare il palato dei lettori più esigenti. Quelli che potranno spaziare tra annunci culinari e sonetti; canzoni popolari riadattate in funzione di un cocktail oppure scoprire come il cibo possa rivelarsi un’ottima fonte di ispirazione per gli haiku, i componimenti poetici nati in Giappone e divenuti cult anche in Italia. Così come un vero cult possono diventare le ricette letterarie che permettono un excursus tra autori e generi letterari. Ai postumi e al loro palato l’ardua sentenza.