Consegniamo il tema della violenza sulle donne agli uomini, soprattutto coltiviamo una cultura della non violenza attraverso l’educazione ai sentimenti, a cominciare sin da quando si è piccoli, all’interno delle nostre scuole.
Quello accaduto a pochi passi da noi, a San Giorgio a Cremano, soltanto pochi giorni fa, è un atto vigliacco e gravissimo. Siamo tutti quella giovane donna in quell’ascensore. E voglio utilizzare appositamente l’espressione siamo tutti perché è tempo che si superi l’idea che il tema femminile sia a esclusivo appannaggio delle donne. È necessario che gli uomini diventino protagonisti di una condanna, di un’attivazione in tutte le sedi, istituzionali, politiche, fino a quelle personali, in qualità di fratelli maggiori, padri di famiglia, compagni o amanti.
Se si parla di 8 marzo, si affronta, inevitabilmente, il tema della lotta per il lavoro, della cultura del lavoro, perché soltanto attraverso l’impiego, anche le situazioni di fragilità e di debolezza che possono mettere nell’angolo le donne nel nostro Paese, possono essere sconfitte. Cresce il bisogno di un’autonomia che faccia della parola lavoro l’architrave, oggetto di impegno fondamentale da parte dello Stato.
È questo che noi facciamo a Napoli ed è con questo spirito che viviamo la giornata dell’8 marzo, all’insegna di una grande e seria riflessione sul tema femminile. La condizione in cui vivono le nostre amiche, sorelle, mamme accenda dei riflettori sul tema del lavoro, sulla cultura del lavoro, sulla cultura della non violenza, sull’amore.
In questo senso sono da accogliersi le prossime iniziative come Assessore alla toponomastica ho promosso per la città. Nel corso del mese di marzo, nell’ambito della rassegna Marzo Donna 2019 – organizzata dalla delegata alle Pari Opportunità Simona Marino – il Comune di Napoli installerà una targa in memoria di Matilde Serao, primo direttore donna italiano di una testata giornalistica, nella Galleria Umberto I al civico 27, dove sorgeva la redazione del quotidiano Il Giorno, fondato e diretto dalla letterata. A dar forza al nostro impegno, e in segno di continuità rispetto al posizionamento del riconoscimento alla giornalista, saranno inaugurati altri due luoghi alla memoria di figure femminili, ciascuna simbolo dell’affermazione della libertà delle donne: Ipazia d’Alessandria, martire della libertà di pensiero, matematica, astronoma e filosofa della Grecia antica, e Suor Maria delle Suore della Provvidenza, fondatrice, con don Luigi Scrosoppi, dell’ordine monastico.
Con queste intitolazioni continua il lavoro, svolto dall’Amministrazione in collaborazione e in sinergia con la coordinatrice dell’Associazione della Toponomastica femminile della Campania Giuliana Cacciapuoti, volto a riequilibrare il rapporto nella sfera pubblica tra memorie del maschile e del femminile al fine di attribuire pari dignità nella toponomastica napoletana al contributo delle donne.
Non solo 8 marzo. Spazio alle donne!