Tra gli straordinari poteri della scrittura, c’è quello di lenire la sofferenza e di mettere nero su bianco le emozioni personali, che trovano così una via d’uscita. Lo scrittore e poeta francese Guy de Maupassant scriveva: Le parole nere sulla carta bianca sono l’anima messa a nudo, e probabilmente aveva ragione. È la poesia, forma di scrittura dalle enormi potenzialità, la colonna portante del concorso Fino in fondo, che quest’anno giunge alla sua terza edizione.
Il premio nasce da un nobile obiettivo: onorare la memoria di Francesca Voi. Scomparsa in giovane età a causa di una rara malattia che l’ha costretta a lottare per la vita, Francesca era una ragazza piena di risorse: amante della parola, della scrittura e profondamente rispettosa della diversità, è ancora un esempio luminoso di determinazione ed energia. A lei ha pensato l’associazione giornalistica Libero Pensiero quando ha dato vita al progetto: Francesca sosteneva sempre di voler lottare fino in fondo, nonostante stesse combattendo contro un male enorme. Non aveva mai perso la speranza e aveva trovato forza e conforto nella scrittura, attraverso la quale era solita esprimere le proprie emozioni e raccontare il percorso che stava affrontando. Seguendo le sue orme e le sue stesse intense parole, il concorso si propone di offrire un sostegno alle persone che hanno sperimentato il dolore sulla propria pelle o attraverso la sofferenza dei propri cari. Probabilmente la parola scritta era fondamentale non solo per Francesca: essa è uno strumento di condivisione, arricchimento, incontro umano per tantissime altre persone. È questo significato che non deve perdersi e che Libero Pensiero spera di tenere vivo: la parola unisce anche nel dolore e può aiutare davvero chi si trova in difficoltà.
Tale intento si intreccia indissolubilmente a un concreto aiuto: il ricavato delle quote di partecipazione al concorso sarà interamente devoluto all’associazione Susan G. Komen Italia, che da anni, sul territorio nazionale, è in prima linea al fianco delle donne per combattere i tumori del seno. Un sostegno quindi non solo di parole. La Komen Italia nasce nel 2000 su base volontaria come affiliato europeo dell’omonima sede di Dallas, e promuove moltissimi progetti di prevenzione, cura, salute. Ogni anno organizza la Race for the Cure, enorme manifestazione in rosa che raccoglie più di centomila persone a ogni edizione. Questa volta, oltre alle consuete città ospiti, ha coinvolto anche Matera e Pescara. Fino in fondo coniuga quindi la poesia alla prevenzione.
Le scorse edizioni hanno visto la partecipazione accorata soprattutto di donne, ma ci teniamo a ricordare che il concorso è aperto a tutti, senza distinzioni di sesso, età, provenienza, esperienza personale. Chiunque voglia far sentire la propria voce è il benvenuto tra queste righe. Le poesie trionfatrici della prima stagione analizzano il tema della malattia da molteplici punti di vista. Hanno vinto: A mio figlio di Mariateresa La Porta; Ho detto sì alla vita di Carla Menon; Bocciolo schiuso di Angelica Costantini Hartl. Sono arrivate finaliste: Fino in Fondo (La Speranza) di Bruna Cicala; La cresta viva della speranza di Carlo Managò. La premiazione si è tenuta presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Roma Tre. I testi vincitori, inoltre, sono stati pubblicati da Libero Pensiero. La seconda edizione, invece, la cui premiazione si è svolta presso il Policlinico A. Gemelli di Roma, ha premiato Dolore di Luigia Rossi nella sezione Anche io e Sopravvivenza di Liviana Ceccarelli nella sezione Io sostengo.
Per il terzo appuntamento, infine, sono state aperte due sezioni: una a tema libero, dal carattere generale; l’altra, più specifica, Ho resistito “Fino in fondo”: perché?, che riprende le stesse parole di Francesca Voi e in qualche modo si rivolge a coloro che hanno vissuto un periodo difficile, sofferto, buio. Per le modalità di partecipazione si rinvia al bando, che è possibile trovare sul sito di Libero Pensiero e sul sito di Susan G. Komen Italia alla sezione Progetti. Eventi in favore di Komen Italia. Infine, è presente anche sulla piattaforma di Concorsi letterari.
La speranza è che il monito di Francesca Voi a vivere e lottare fino in fondo non si spenga mai di fronte alle avversità della vita.