La Chiesa del Gesù Nuovo di Napoli è un raro esempio di palazzo privato diventato poi edificio ecclesiastico. Un vero e proprio concentrato di pittura e scultura barocca dalla facciata indimenticabile caratterizzata da bugne, piccole piramidi aggettanti verso l’esterno che presentano dei segni, ancora oggi visibili, dei tagliapietre napoletani che utilizzavano il piperno lavorato e poi sagomato. L’edificio era in origine Palazzo Sanseverino, il quale conserva tuttora il portale marmoreo che risale agli inizi del XVI secolo.
Le cappelle della chiesa accolgono opere d’arte davvero importanti. Nella prima, infatti, vi sono decorazioni marmoree di Costantino Marasi e di Vitale Finelli, delle sculture del Fanzago e degli affreschi di Giovanni Bernardino Azzolino; la seconda, invece, conserva un dipinto di Massimo Stanzione, con decorazioni dei marmi policromi sempre del Fanzago e affreschi di Luca Giordano.
Sabato 24 marzo alle 17:30 sarà possibile visitare questa bellissima chiesa napoletana insieme a Respiriamo Arte; l’associazione culturale nata nel 2013 che ha l’obiettivo di tutelare e valorizzare parte del patrimonio storico e artistico partenopeo, troppo spesso lasciato all’incuria e al degrado. La missione dell’associazione è quella di portare avanti il progetto di restauro della Chiesa di Santa Luciella per restituirla alla città dopo oltre trent’anni di chiusura, un edificio voluto da una corporazione di pipernieri, di fondazione trecentesca, che ospita un teschio con le “orecchie”.
A tal proposito, l’Associazione Respiriamo Arte ha creato un progetto di crowdfunding sulla piattaforma Meridonare dal nome Chi ha orecchio intenda proprio per raccogliere i fondi necessari per ridare vita a Santa Luciella.
La visita, che prevede un costo di 15€, non include soltanto la scoperta del Gesù Nuovo, ma anche un aperitivo e la piacevole compagnia musicale offerta dall’Associazione Napulitanata, che delizierà i partecipanti con Tammurriata a Napule. Un concerto che sarà una vera e propria “esperienza” dove voci, musica e tammorre aiuteranno a trasmettere i valori culturali, artistici e sociali alla base del patrimonio musicale napoletano e campano. I protagonisti saranno Alessandro Colmaier, voce e tammorra, Mimmo Matania, fisarmonica, e Pasquale Cirillo, pianoforte.
Anche Napulitanata ha una mission molto importante, ovvero valorizzare la musica partenopea classica come attrattiva turistico-culturale. Si tratta della prima sala da concerto della canzone napoletana nata sul modello dei Tablao spagnoli e delle Case de Fados portoghesi.
L’evento è rivolto a tutti coloro che vorranno trascorrere un pomeriggio all’insegna dell’arte e della musica, riscoprendo un pezzo del patrimonio storico-artistico di Napoli davvero affascinante, reso speciale dall’entusiasmo di giovani partenopei sempre pronti a condividere la loro passione verso la città e la sua immensa ricchezza.