Nel cuore della città di Manchester è situata un’illustre scuola di musica che ogni anno forma centinaia di ragazzi nell’arte della composizione e dell’esecuzione musicale. La Chetham’s School Music è ospitata in un antico edificio medievale, fatto in mattoni rossi, un fabbricato che nasconde al suo interno un piccolo tesoro: la Chetahm’s Library, la più antica biblioteca pubblica del Regno Unito.
Risalente a 350 anni fa, fu fondata nel 1653 dal ricco mercante di lana, possidente di terre e banchiere Humphrey Chetham (1580-1653). Credente nel potere dell’istruzione e dell’educazione, il mecenate decise di dare vita a una scuola per 40 poveri ragazzi della zona e alla biblioteca per l’uso degli scolari e di altri ben disposti, stabilendo che il bibliotecario non chiedesse nulla a chiunque vi facesse ingresso. Il mercante scelse come indirizzo un edificio risalente al 1421, in precedenza ospitante i preti della Manchester’s Collegiate Church, ma da lungo tempo in disuso e rovina. Chetham, quindi, comprò l’antiquata tenuta e la ristrutturò per conformarla agli usi per cui voleva adoperarla.
Nel frattempo, cominciò anche a raccogliere numerosi volumi, comprati per la maggior parte dallo stesso libraio. I tomi abbracciavano innumerevoli argomenti e scienze: per Chetham, infatti, dovevano contenere tutte le informazioni necessarie affinché i gentiluomini dei dintorni, e non solo, potessero avere accesso a quanto c’era da sapere all’epoca. I libri furono posizionati sugli scaffali della biblioteca, situata al primo piano del fabbricato, a partire dal 1655. Essi furono divisi per argomento e ordinati secondo la loro taglia. Un vero e proprio catalogo in latino dei tesori contenuti tra le polverose scaffalature fu reso disponibile solo nel 1791. Interessante è che secondo l’usanza dell’epoca, il banchiere decise di incatenare i libri alle mensole che fungevano da loro casa per evitare che venissero rubati. In più, per promuovere la diffusione della cultura, decise anche di collocare cinque chained library in altrettante chiese di Manchester. Di queste, a oggi, solo due restano ancora in vita, una delle quali, quella precedentemente situata nella chiesa di Gorton, è conservata a partire dal 2001 nella Reading Room della Chetham’s Library.
Dalla sua fondazione, la biblioteca non ha cessato di operare e di continuare a raccogliere testi. La sua collezione è così ricca che oggi conta più di 100mila volumi, molti dei quali sono manoscritti e risalenti al XVIII secolo. Tra questi tomi sono conservate anche la copia delle opere di Prospero d’Aquitania appartenuta al re Enrico VIII e la prima edizione dei Principia Mathematica di Isaac Newton.
Inoltre, la collezione di Chetham vanta anche gli scritti che vennero usati e studiati, durante il loro soggiorno inglese, dai due filosofi ed economisti Karl Marx e Friedrich Engels. Nella Reading Room, nell’estate del 1845, i due tedeschi si sedettero a una scrivania, posta in una piccola nicchia decorata da preziose finestre, per studiare le teorie degli economisti britannici e raccolsero le informazioni e le teorie che sarebbero confluite nel loro Manifesto del Partito Comunista (1848). Questo rifugio fu descritto dallo stesso Engels in una lettera che scrisse al suo compagno Marx, quando nel 1870 si stabilì nuovamente a Manchester: Negli ultimi giorni, ho trascorso molte ore seduto alla scrivania dove sedevamo insieme ventiquattro anni fa. Sono molto affezionato a questo posto. La finestra decorata assicura che il tempo sia sempre buono. Il vecchio Jones, il bibliotecario, è ancora vivo ma è molto anziano e non più in servizio. Questa volta non l’ho visto.
Oggi, la Chetham’s Library è ancora attiva: accoglie al suo interno studiosi e ricercatori che hanno bisogno di consultare i suoi antichi volumi. Per di più, non manca di aprire le sue porte a chiunque si trovi nella città di Manchester e voglia visitare la più antica e solenne biblioteca della Gran Bretagna in un tour breve, ma intenso e interessante.