Quando questa storia non porterà più consensi elettorali, credetemi, non ne parlerà più nessuno. Questa storia schifosa che coinvolge politici, associazioni, assistenti sociali e sanitari, persino giudici, e che miete le vittime più innocenti, i bambini, è quella che rimbalza da giorni sulle prime pagine di tutti i giornali con il nome della cittadina da cui proviene, Bibbiano, nell’ambito dell’inchiesta Angeli e Demoni della magistratura.
Provare a fare chiarezza sui fatti accaduti tra i confini del Comune dell’Emilia Romagna non è affare semplice e le indagini in piena fase di svolgimento, con le testate d’informazione e i social dei rappresentanti politici pronti a tuffarsi su ogni minima virgola spostata nella composizione degli atti, rendono la ricostruzione della vicenda ancor più complessa. L’accusa parla di un’organizzazione criminale composta da funzionari pubblici, assistenti sociali e psicologi volta a togliere bambini a famiglie in difficoltà e affidarli a famiglie di amici o conoscenti, ovviamente secondo un sistema di pagamenti illeciti. Frode processuale, depistaggio, maltrattamenti su minori, falso in atto pubblico, violenza privata, tentata estorsione, abuso d’ufficio, peculato d’uso e lesioni: la lista dei reati imputati è l’incipit di un racconto che tormenterà le cronache italiane per diversi anni a venire.
Secondo il pubblico ministero, le professionalità coinvolte avrebbero guadagnato sulle pressioni fatte su diversi bambini strappati ai genitori biologici – solitamente in situazioni di precarietà economica – con l’accusa di violenze, falsificato documenti e manipolato le loro dichiarazioni nell’obiettivo di affidarli a nuovi nuclei familiari in combutta con il complesso sistema criminale. Implicati nella drammatica vicenda, e dunque adoperati a uso e consumo della campagna elettorale mai doma in cui la moderna politica è costantemente impegnata, vi sono il Sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti (PD) – viene contestato di aver violato le norme sull’affidamento dei locali dove si svolgevano le sedute terapeutiche, ma non è coinvolto nei crimini contro i minori – e la onlus Hansel e Gretel, un centro privato specializzato in abusi su minori gestito da Claudio Foti, considerato uno dei principali esperti in Italia di lavoro con bambini vittime di abusi, e da sua moglie, entrambi indagati.
Nel tentativo di offrire una panoramica generale dei fatti accaduti, dei soggetti coinvolti, dunque, per completezza d’informazione, serve citare la dirigente dei servizi sociali dell’Unione Val D’Enza, Federica Anghinolfi, la quale avrebbe gestito il sistema di affido illecito dei bambini e, pertanto, figura tra i principali indagati.
Come anticipato in apertura, non è semplice districarsi tra il grosso volume di informazioni a cui la stampa può avere accesso, e l’altrettanto manipolo di fake news – prontamente create ad arte dalle pagine social vicine ai partiti potenzialmente coinvolti nel lavoro dei magistrati – rende all’utente medio quasi impossibile sviluppare una propria linea di coscienza rispetto agli eventi se non influenzato dal colore della bandiera politica da cui si sente rappresentato. A nostro avviso, nulla di più pregiudizievole e sbagliato, motivo per cui è di nostro interesse analizzare e stigmatizzare chi sta approfittando anche di questa storia per rimpinzare la cassa dei propri consensi, sanguinante dopo l’ultima tornata elettorale europea.
Manco a dirlo, il MoVimento 5 Stelle, tramite il proprio leader Luigi Di Maio, si è subito fiondato sulla notizia per avvelenare il dibattito in merito alla vicenda puntando le armi nei confronti del solito nemico, il Partito Democratico di cui il Sindaco di Bibbiano, Carletti, è esponente: «Mai con il PD, mai con il partito di Bibbiano, il partito che toglie i bambini alle famiglie con l’elettroshock per venderseli». Una frase gravissima quella del Vicepremier, un’accusa cieca e infondata che associa il Primo Cittadino all’utilizzo di pratiche che le indagini hanno già smentito e che hanno già dimostrato come Carletti sia, sì, colpevole di aver violato le norme di affidamento dei locali dove si svolgevano le sedute terapeutiche, ma estraneo ai crimini contro i minori.
Che i reati contestati al Sindaco – qualora confermati – siano da condannare a prescindere dall’implicazione di Carletti nelle violenze invece imputate ad altri soggetti coinvolti è fuori di ogni logica discussione. Ciò che invece appare fuori luogo e pericoloso è la semplicità con cui uno dei massimi rappresentanti italiani getti in pasto a una folla affamata d’odio e livore un’informazione falsa, associando per di più un intero gruppo politico all’azione di un singolo. Applicando lo stesso criterio, infatti, il MoVimento risulterebbe coinvolto nella vicenda al pari o persino peggio dei tanto odiati colleghi democratici. Qualche tempo fa, la delegazione piemontese del M5S operò una donazione di circa 200mila euro alla onlus Hansel e Gretel, una delle principali coinvolte.
Inoltre, come anche l’ex Presidente della Camera Laura Boldrini ha sottolineato sul suo profilo Facebook, l’avvocato che ha assunto la difesa di Federica Anghinolfi è un esponente politico in forza ai grillini, ex candidato sindaco e capogruppo del Comune di Reggio, ora dimesso. Sarebbe come dire che il MoVimento finanzi l’organizzazione responsabile della raccapricciante storia di Bibbiano e ne difenda persino i massimi imputati, il che è altrettanto semplicistico, probabilmente fuorviante e scorretto, al pari dell’associazione proposta dal Ministro del Lavoro pentastellato.
L’unica certezza in una storia vergognosa fatta di interessi economici sulla pelle di famiglie e bambini è il dovere della magistratura, della stampa e di ognuno di noi – attraverso post, articoli, dunque il proprio punto di vista sbandierato qua e là – di indagare e condannare oltre ogni colore e bandiera politica. Quando questa storia non porterà più consensi elettorali, credetemi, non ne parlerà più nessuno. Abbiamo aperto così questo articolo, l’auspicio ovviamente è quello di essere finalmente in errore e che i rappresentanti delle istituzioni di questo Paese che sembra saper essere soltanto maledetto seguano la vicenda e supportino il lavoro della giustizia fino a che questa non sarà compiuta.
La tratta dei bambini tricolore porta voti al pari di qualunque argomento sviluppato dalla politica a discapito dei deboli, degli ultimi, degli immigrati. Poco importa il loro destino se una poltrona resta ben ancorata al sedere di chi vi siede.