Domenica 1 luglio si è conclusa l’edizione estiva di AltaRoma 2018, la settimana della moda romana. A fare da sfondo alle prestigiose collezioni dei couturier capitolini, alle presentazioni e alle sfilate dei giovani talenti sono stati gli Studi di Cinecittà evocando così quel connubio che ha reso grande, nel passato, la creatività cittadina. Luoghi unici nei quali celebri registi, nazionali e internazionali, hanno lavorato, simbolo di un periodo d’oro per il nostro Paese. Non a caso, tanti gli eventi legati al cinema, tra cui la mostra Iconoclasti al Teatro 1, a cura di Fabiana Giacomotti e Annalisa Gnesini, dove saranno esposti fino al 15 luglio i vestiti iconici di Raffaella Carrà che hanno contribuito alla storia del costume italiano.
Nel calendario di AltaRoma i giovani talenti della moda hanno avuto l’opportunità di presentare le proprie collezioni, sfruttando l’occasione di portare il proprio lavoro all’attenzione di stampa e acquirenti, italiani e non.
Grazie alla Presidente Silvia Venturini Fendi e al sostegno dei soci (Camera di Commercio di Roma, Regione Lazio, Risorse per Roma e Città metropolitana di Roma Capitale) con il supporto del Ministero dello Sviluppo Economico e l’ICE (Istituto nazionale per il Commercio Estero), AltaRoma è diventata, così, la perfetta occasione per far ripartire una delle parti fondamentali della cultura e dell’economia italiana: la sartoria. Secondo i dati del CNA della Capitale, infatti, il valore dell’export del sistema moda della Provincia di Roma ha avuto un significativo aumento del 20.8% nel 2017 con Hong Kong, Stati Uniti e Giappone che si sono rivelati i primi acquirenti dei capi d’abbigliamento italiani.
Tanti i designer che hanno presentato le loro collezioni per l’occasione:
Moi Multiple, con la collezione S/S19 chiamata Immaginifica, ha portato in passerella la libertà di sperimentare abbinamenti inediti e di giocare con il colore per esaltare ogni tipo di femminilità. La designer ha usato per questa collezione filati di carta, intrecciati con nastri sintetici. I colori, invece, giocano con abbinamenti fantasiosi: zafferano e rosa cipria, turchese e arancio fluo.
Soocha ha presentato la collezione S/S19 Talking About The Second Sex by Simone De Beauvoir per una donna che riafferma se stessa. Le stampe in questa collezione sono decisamente significative, sopra le quali ricorre spesso la parola DONNA in alfabeto cinese, per ricordarci che l’Estremo Oriente resta uno dei luoghi nei quali la lotta per l’eguaglianza è più dura. I fiori invece richiamano un giardino di Milano dedicato a Lea Garofalo, una donna uccisa perché ribellatasi al contesto mafioso in cui viveva. Partendo dal capo maschile più iconico, la camicia bianca, si è creata, dunque, una collezione per riaffermare che i diritti non hanno genere.
Miahatami, in cambio, ha deciso di dedicare la sua collezione S/S19 alle donne dell’Iran. Donne persiane, estremamente femminili, misteriose, eleganti e sofisticate ma al tempo stesso semplici. La collezione vuole celebrare il cambiamento e il passaggio dalle proibizioni alla libertà rappresentando la donna con più sfaccettature. Gli abiti hanno delle linee pulite e ampie con spacchi e pieghe. I foulard sono invece trasformati in veli colorati e trasparenti che accompagnano il movimento del corpo a ogni passo.
Edithmarcel, andando controcorrente, ha portato sulla passerella una collezione ispirata all’abbigliamento active, ovvero tecnico-sportivo. Per l’occasione è stata scelta la lycra, prettamente attinente al mondo tecnico, e un crêpe, tessuto decisamente più sobrio ed elegante. I due materiali sono stati alternati e mixati. Gli accessori impiegati, invece, provenivano ancora una volta dall’abbigliamento tecnico come le zip nastrate, gli elastici, le cinghie regolabili. Inoltre, Edithmarcel da diverse stagioni collabora per le sue collezioni con aziende ecosostenibili.
AltaRoma, tuttavia, non è solo questo poiché offre anche il progetto Showcase, in collaborazione con ICE Agenzia: un luogo dove aziende selezionate attraverso un bando pubblico possono esporre e presentare i loro prodotti, un’opportunità per far incontrare le aziende con stampa e acquirenti, nazionali e internazionali. In totale hanno partecipato alla manifestazione 150 brand emergenti e non.
«Il progetto è in crescita – ha spiegato Silvia Venturini Fendi, Presidente di AltaRoma – e, già alla sua seconda edizione, coinvolge sempre più brand contemporanei e start-up interessanti selezionati per creatività, qualità di prodotto, ricerca e capacità produttiva». Uno di questi è Adelaide C., fondato da Adelaide Carta, che nel video-backstage ci ha parlato della sua linea di borse completamente ecosostenibile e rispettosa degli animali, un nuovo concetto di moda sempre più in evoluzione. Innovativa anche l’idea di Alviero Rodriguez che nel calendario di AltaRoma ha presentato la sua nuova collezione di borse associata a una particolare fragranza dell’azienda Tonatto Profumi.
Ancora una volta, dunque, la Città Eterna si è affermata incubatrice di nuovi talenti, un ottimo trampolino di lancio per giovani aziende e una vetrina per i designer del futuro.