La mostra personale d’arte pittorica intitolata Alma Mediterrànea raccoglie quadri, disegni e sculture di Lilliana Comes e si svolgerà nelle sale del Castello Angioino Aragonese della città di Agropoli dall’1 al 30 settembre 2018. Il percorso formativo e produttivo della protagonista, figlia d’arte che ha iniziato il suo viaggio nel mondo delle arti visive con il diploma all’Istituto d’Arte Palizzi di Napoli, fa tornare alla mente l’aforisma del poeta lirico della Grecia antica Simonide di Ceo (556 a.C. – 468 a.C.), citato da Plutarco nell’opera Della gloria degli ateniesi, che recita: La pittura è poesia silenziosa, e la poesia è pittura che parla.
Lo scenario geografico, storico-artistico e letterario della mostra/evento è il mar Mediterraneo, sulle sponde del quale sono nate le civiltà antiche – da quella egizia a quelle del Vicino Oriente fino a quelle della Grecia e di Roma – e la memoria poetica e visiva formata dall’unione di diverse culture. Le rappresentazioni della Comes, i suoi “appunti di viaggio” in forma di disegno, tra classicità dello stile figurativo e sensibilità personale e moderna, ne rievocano i miti, la bellezza della natura e degli stilemi artistici delle città: Giza, Gerusalemme, Barcellona, Santorini, Istanbul e altri luoghi-simbolo dell’area mediterranea e dell’intera storia dell’Occidente.
La curatrice della mostra Antonella Nigro, nel suo prezioso commento di presentazione, scrive che le figure femminili dell’artista assumono la connotazione di idee che posseggono e custodiscono un sapere arcano e perduto e, più avanti, ci fa notare che i suoi soggetti veleggiano verso mondi lontani, remoti e, contemporaneamente, guardano l’osservatore nel proprio presente. Una poesia silenziosa, insomma, che testimonia la volontà dell’artista di continuare, con il progetto Alma Mediterrànea, il discorso sulle tematiche di genere, sulla salvaguardia dell’ambiente naturale, storico e artistico e, infine, sulla multiculturalità, che possiede un’anima antica perché sa riconoscere il valore dell’Altro da noi e lo include nella vita comunitaria. Per questo suo modo di “essere artista” oltre la pratica professionale, Lilliana Comes, tra i tanti riconoscimenti, ha ricevuto nel 2010 il Premio per le Arti Visive Città di New York e, nel 2012, le è stato conferito il Premio alla Carriera Artistica dalla Regione Lazio. Le sue opere sono state esposte in varie città e regioni del mondo, da Copenaghen, Londra, Berlino, Berna e Città del Vaticano fino a New York e in Cina. La pittrice, inoltre, è stata ospite ad Arte Padova e ad Arte Genova. Nel settore editoriale, infine, illustra libri e testi giornalistici che propongono argomenti vicini alla sua ricerca artistica e di critica sociale.
Le figure sognanti e sensuali e gli scenari tra terra, mare e cielo presenti nelle opere in esposizione sono frammenti di uno straordinario poema visivo e ci ricordano che l’arte è un sogno che ha radici reali e profonde. L’anima mediterranea e il valore dell’accoglienza sono state tradite più volte nel corso della storia e ancora oggi sono offese dai porti e dai confini che si aprono solo per le merci, mentre muoiono sulla strada o in mare gli esseri umani che non hanno un “valore di mercato”. La “mediterraneità” rappresenta una concezione del mondo diversa, comunque, da quella caratterizzata dai ritmi frenetici e disumanizzanti della razionalità tecnica dominata dalle pratiche economico-finanziarie che generano le divisioni e le violenze individuali e sociali del mondo contemporaneo.
L’arte costituisce un silenzioso “svelamento” di questa filosofia di vita, ed è quello che accade con le opere che l’artista napoletana espone nella mostra di Agropoli: una potente testimonianza, tra passato, presente e desiderio di futuro, per contrastare l’attuale perdita di bellezza e di umanità. Una concezione dello stare al mondo alternativa, infine, basata sulla convivialità nelle relazioni umane, che riesca a far coesistere linguaggi e stili di vita diversi, attenuandone i possibili conflitti, alla ricerca di ciò unisce, al di là dello spazio fisico e del tempo storico, le culture e gli abitanti della Terra, per affrontare le crisi e le opportunità del nostro comune destino.