Agerola, a seicento metri dal livello del mare, è considerata la terra degli dei. È un balcone sulla Costiera Amalfitana dove è facile perdersi nel sodalizio naturale del blu profondo delle acque e del celeste sconfinato del cielo e dove il tempo è scandito da un battito lento, un luogo dalla dimensione surreale che infonde, nell’animo dei visitatori, sensazioni “divine”. Si tratta di un piccolo gioiello incastonato nella catena montuosa dei Monti Lattari, attraversata da un cordone di 60 km di lussureggianti percorsi, tra cui il famoso Sentiero degli Dei, da cui si aprono scorci di paesaggio mozzafiato particolarmente diversificati, si alternano profondi valloni incisi dai torrenti millenari con alte pareti rocciose, tutte da scalare, alte fino a 1400 metri, e ancora boschi di castagno, eremi medievali inaccessibili, zone a strapiombo sul mare della costiera. Lo sguardo si perde tra Punta Licosa e le isole di Capri e Ischia, e poi Amalfi, Conca, Furore, Praiano e Positano.
Il Sentiero degli Dei è probabilmente il più noto tra i percorsi del parco e la sua fama è certamente meritata in quanto in un solo itinerario contiene valenze storico-architettoniche e naturalistiche di pregio assoluto, dalla geologia alla botanica. La passeggiata si svolge su un tratto da secoli utilizzato dai locali come via di comunicazione: prima dell’apertura della carrozzabile tra Agerola e Amalfi, infatti, sentieri e mulattiere erano le uniche strade che collegavano i centri abitati di queste aspre montagne. I tracciati erano battuti dagli agricoltori con i loro animali da soma carichi di attrezzature agricole e prodotti della terra, ma anche da operai intenti a trasportare materiali da costruzione.
Partendo da Bomerano si raggiunge Positano attraverso un’incredibile successione di pareti e grotte, terrazzamenti coltivati e ruderi di antiche abitazioni, tratti boscosi e belvedere sospesi sulla costa. Può capitare di incrociare un contadino che, con il suo mulo trasportante attrezzi o frutta, torna o va verso il proprio orto in qualche modo strappato alla pendenza del versante. Un cartello nei pressi della Chiesa di San Matteo fornisce indicazioni storico-culturali sul sentiero ma segnala anche la direzione da prendere. Da questo momento in poi l’evidenza del tracciato e la presenza di segnalazioni rendono il percorso semplice da seguire. Ogni cento metri, inoltre, altre indicazioni vengono segnalate nel corso del cammino.
Una stradina in discesa conduce a un ponte di legno, poi alcuni scalini in salita e un tratto asfaltato e il panorama sulla sinistra diventa improvvisamente ampio, con vista sul mare, sui terrazzamenti coltivati. Si raggiunge così la Grotta Biscotto dove c’è una sorgente di acqua potabile: si tratta di un relitto di una cavità carsica parzialmente colma di depositi vulcanici. Continuando in direzione Positano/Nocelle, dopo un breve tratto si passa alla base di una guglia calcarea, sulla cui cima vi è una lapide che ricorda Ettore Padano, alpinista del CAI di Napoli che avviò molti giovani alla pratica dell’arrampicata.
L’intero percorso è molto ampio e curato, ben marcato con segnavia e cartelli, e il bassissimo dislivello fa sì che chiunque possa godere a pieno di uno dei luoghi più belli del parco. La parte più difficile e pesante arriva però verso la fine, la discesa che da Nocelle a Positano richiede un minimo di cautela, in quanto costituita da 1700 gradini in discesa.
Insomma, Agerola è davvero una garanzia di autenticità, di bellezza e naturalezza. Un’eccellenza che si manifesta nel racconto di un posto magico, nell’emozione di chi riesce a portare lo sguardo fino all’orizzonte vivendo un percorso, il Sentiero degli Dei, che racchiude in sé un’esperienza unica e magica, assolutamente da provare, nonostante la fatica, piuttosto ben ripagata.