Il filosofo Aldo Masullo è morto, ieri, all’età di 97 anni, compiuti nel giorno di Pasqua. Nato ad Avellino il 12 aprile del 1923, nel 2018 ricevette la cittadinanza onoraria della città partenopea e un anno fa poté festeggiare il suo primo compleanno da cittadino napoletano.
Laureato in Filosofia e in Giurisprudenza, il Professor Masullo fu dalla metà degli anni Cinquanta del secolo scorso libero docente e dal 1967 Professore ordinario di Filosofia teoretica. In seguito, insegnò Filosofia morale presso l’Università Federico II di Napoli fino alla metà degli anni Ottanta, dirigendo poi fino al 1990 il Dipartimento di Filosofia. Inoltre, fu insignito della medaglia d’oro del Ministero per la Pubblica Istruzione.
Accanto all’impegno universitario, Masullo fu attivo nella vita politica e, da indipendente nelle liste del PCI e poi nei Democratici di Sinistra, svolse l’incarico di Deputato al Parlamento dal 1972. In seguito, dal 1976 fino al 1979, quello di Senatore della Repubblica e Parlamentare europeo. Nelle ultime due legislature, infine, fu Senatore della Repubblica.
Il percorso filosofico di Aldo Masullo – con periodi di studio e docenza anche in Germania – si muove dal materialismo critico all’esistenzialismo, fino alla fenomenologia di Husserl. Nella vasta produzione saggistica, i titoli più conosciuti vanno da Antimetafisica del fondamento del 1971 a Il fondamento perduto del 1984 fino all’articolata riflessione sul tempo e la paticità, presente nell’opera Il tempo e la grazia. Per un’etica della salvezza, del 1995.
La concezione della salvezza per il filosofo campano è intesa in senso non religioso ma filosofico e descrive la ragione che guida l’azione allo scopo di arrivare all’immortalità, concepita come stabilizzazione della coscienza e indipendenza dal tempo. Gli esseri umani vivono nella dimensione temporale e non possono essere oggetti, come gli altri enti, della conoscenza, che costituisce la dimensione orizzontale e universale dell’esistenza. È la cura, invece, la dimensione verticale della vita, da comprendere nella sua unicità, sublimandola in valori da condividere con l’altro da sé e gli altri esseri umani della comunità di cui si è parte.
La problematizzazione che la filosofia opera nella comprensione del rapporto tra pensiero ed esistenza e il paesaggio filosofico attraversato da Masullo per la personale elaborazione di questo percorso trovano una corposa rappresentazione in Metafisica. Storia di un’idea, uscita in una prima edizione negli anni Ottanta e poi riproposta da Donzelli editore nel 1996. In questo saggio, il filosofo descrive lo sviluppo della metafisica, la scienza dell’essere, e ripercorre i temi più importanti della storia della filosofia, da quando la coscienza infelice ha cercato di recuperare il divino nella contraddittorietà e pluralità dell’esperienza umana.
Quando nel giugno del 2018 Aldo Masullo ricevette, dalle mani del Sindaco Luigi de Magistris e dell’Assessore alla Cultura Nino Daniele, la cittadinanza onoraria di Napoli, intrattenne il pubblico con un amabile e divertito intervento, affermando di essere stato fino ad allora un abusivo napoletano, ma di aver amato sempre la città partenopea che percepiva in pericolo e, al tempo stesso, sul punto di salvarsi. Proprio come la maschera di Pulcinella, simbolo della napoletanità ma anche dei valori universali della vita, che tra arguzia, botte prese e rivincite quotidiane, riesce a salvare se stesso e la propria umanità.