A Parigi, durante la cena di gala che ha avuto luogo in data 13 giugno, l’aeroporto di Capodichino ha ricevuto il premio ACI Europe Award come miglior aeroporto europeo nella categoria 5-10 milioni di passeggeri.
Nella categoria dei 10-25 milioni di viaggiatori, invece, il premio è stato assegnato all’aeroporto Alicante-Elche, mentre il Madrid-Barajas ha vinto quello degli oltre 25 milioni di passeggeri.
Con l’ACI Europe Award, Napoli ha raggiunto inaspettatamente un traguardo nuovo e di tutto merito, aggiudicandosi il suddetto premio per il miglioramento della passenger experience, per la valorizzazione dei beni artistici-culturali della Regione e per l’incentivo dato alla promozione e alla valorizzazione turistica del territorio, stando a quanto dichiarato in un comunicato stampa dall’Associazione Europea degli Aeroporti.
Armando Brunini, amministratore delegato di GESAC (Società di Gestione Servizi Aeroporti Campani), ne ha dato conferma in una dichiarazione dettata dalla gratitudine e dall’orgoglio al momento del ritiro del premio: Questo riconoscimento è il frutto di un lavoro che è iniziato tanto tempo fa con una buona privatizzazione e con la gestione del management che mi ha preceduto. Soprattutto è un premio per il lavoro di squadra ed è una iniezione di fiducia nelle proprie capacità per le tante persone che lavorano in aeroporto.
È, infatti, indiscusso l’impegno adoperato dalla GESAC per il miglioramento della struttura nelle funzionalità e, non di minore importanza, nel prestigio culturale. Basti considerare la realizzazione, inaugurata il 1 marzo scorso, di un percorso archeologico all’interno dell’aeroporto – nella sala arrivi e partenze –, attraverso il quale i visitatori possono entrare in contatto con sculture che fanno parte del patrimonio artistico campano. A contribuire alla messa a punto di un iter il cui tema è, naturalmente, il volo come forma di viaggio, sono stati il Museo Archeologico Nazionale e il Museo di Capua, che hanno offerto all’aeroporto le copie certificate delle statue di Nike ed Hermes, e gli originali di Trittolemo e Urania.
Restando nel tema della dedita diffusione artistico-culturale campana in una dimensione internazionale, inoltre, è da segnalare che nell’ultimo anno lo scalo di Napoli ha registrato un record di 6 milioni di visitatori con conseguenti incassi stellari per Pompei, Ercolano, Paestum e la Reggia di Caserta e un discreto aumento di entrate per lo stesso MANN.
Lo scalo napoletano ha, poi, potuto incrementare il numero di compagnie aeree low cost disponibili – tra cui Ryanair –, migliorando i collegamenti internazionali e mostrandosi maggiormente preparato alle esigenze di cittadini e turisti grazie alle nuove destinazioni fruibili.
Con le sue novità e idee esclusive, quello di Capodichino è divenuto il primo aeroporto-museo d’Europa, il cui esempio sarà presto seguito da altre città italiane, prima fra tutte Roma.
Un simile successo e un tale aumento di turisti possono farci sperare in una graduale, e tuttavia significativa, presa di coscienza – di cittadini e visitatori – del potenziale che la città partenopea può ed è in dovere di offrire, esibire con orgoglio e ammirare. Si tratta di un prestigio culturale messo da parte troppo a lungo e i cui benefici – anche economici – potrebbero giovare a una città che ha deciso, finalmente, di rimettersi in corsa.
Il 13 giugno 2017 è una data da ricordare poiché è il giorno in cui, sotto gli occhi di una scettica Europa, Napoli ha volato alto.