Che bella Firenze le sere d’estate, le luci del centro, le nostre risate…
Che bella Firenze una sera d’estate, quando i colori si riposano e un gioco di luci e ombre imprime l’immagine di una cittadina che nonostante l’ora trattiene uno sbadiglio ma, accogliente e con impeccabile eleganza, ospita turisti alla ricerca di emozioni genuine e non di monumenti. Dopo un’intera giornata trascorsa in un’estenuante corsa contro il tempo, incastonando in un fitto programma le visite dei luoghi più belli della città – che rientrano tra i requisiti fondamentali per poter dire di essere stati a Firenze – i viaggiatori, al calar della notte, si concedono fresche passeggiate, lasciandosi alle spalle il sole cocente delle ore precedenti.
Lungo lo spiazzale che costeggia l’Arno, una delle maggiori celebrità fiorentine, sono imbandite tavole per cene abbondanti e raffinate, dove godere di una vista dal basso del Ponte Vecchio che attraversa il fiume. Proprio l’Arno che dal Medioevo fino a cinquant’anni fa si è più volte trasformato in un incubo per i cittadini del capoluogo toscano e per i corregionali, con inondazioni tanto devastanti che ancora oggi, in giro per la città, su alcune pareti dei negozi e per le strade, sono presenti segni in memoria dell’alto livello delle acque che ai tempi deturparono muri e edifici.
Nel quartiere di Oltrarno – ovvero sulla sponda occidentale – Piazza Santo Spirito, un punto di riferimento per i giovani in particolare, pullula di abitanti e non, che ivi si riuniscono per una semplice chiacchierata o anche per condividere insieme, sui gradini dei palazzi, una cena a base di street food.
Se si attraversa il ponte giungendo a nord del fiume si può facilmente raggiungere Piazza della Signoria, dove sorge l’imponente Palazzo Vecchio e si trovano suggestivi caffè in cui spendere ore liete in compagnia. Con l’incantevole Fontana di Nettuno, una copia del David di Michelangelo e altre opere in pubblica esposizione, l’immensa bellezza artistica della città si fonde con la vita quotidiana.
Nelle meravigliose piazze fiorentine, oltre ai numerosi ristoranti prettamente turistici, bar, vinerie e locali, è facile procurarsi ore di vivacità ed entusiasmo grazie a gruppetti di persone che improvvisano in loco spettacoli all’aperto e mini concerti con musiche e danze. Studenti, impiegati, turisti italiani e stranieri, divengono tutt’uno in quei minuti ludici e spensierati.
È proprio di sera che Firenze si scopre per davvero, non come imperdibile luogo d’arte ma piuttosto come città da vivere, nella spontaneità e nella simpatia degli abitanti che mai dimenticano le buone maniere verso il prossimo e, soprattutto, verso la propria terra. Il fortissimo senso di civiltà dei fiorentini, nelle ore caotiche del giorno così come di sera, sopravvive anche ai bicchieri di vino di troppo e ai momenti di goliardia.
Firenze non si priva di nulla e sa prendersi ciò che vuole nelle giuste dosi, senza oltrepassare la sottile linea che divide lo svago dall’eccesso e dal cattivo gusto. E quando per il turista arriva il momento di andare via, sa già che sarà proprio tutto questo a mancargli di più.