Ieri, 1 giugno, è stata inaugurata la seconda edizione della rassegna Borgo d’Autore dedicata principalmente all’editoria e alla promozione della lettura. Promosso dall’Associazione culturale Il circo dell’arte, l’evento ha confermato come propria sede la città di Venosa, patria del pensatore latino Quinto Orazio Flacco.
Ad aprire la prima giornata è stata la conferenza in diretta Skype con il debunker David Puente, ospitata presso l’I.I.S.S. Quinto Orazio Flacco e intitolata Gli studenti digitali e le trappole della rete. Tra i relatori dell’evento erano previsti anche il docente di filosofia Ernesto Miranda, il consulente letterario Fabio Ivan Pigola, la scrittrice Chiara Porcelluzzi e l’esperta di social media marketing Sabrina Vasciaveo.
Il sentire poliedrico della rassegna – che si protrarrà fino al 4 giugno – permette al pubblico, qualunque sia l’età di riferimento, di interfacciarsi con attività di ogni genere. Oltre alle presentazioni di libri e all’incontro con autori e attori, infatti, sono previsti anche occasioni di contatto con case editrici e momenti dedicati ad attività laboratoriali. Al laboratorio di scrittura creativa, appositamente creato per un’utenza liceale, si accosteranno anche un corso intensivo di teatro comico, gestito dal noto attore Stefano Vigilante, e uno di teatro delle ombre, diretto da Silvio Gioia.
Oggi, venerdì 2 giugno, grazie alla collaborazione di alcune case editrici è stato possibile inaugurare la prima Fiera del Libro. L’incontro di queste ultime con il pubblico lucano costituirà un momento di profonda formazione culturale per tutto il territorio e per la sua emancipazione attraverso atti ed eventi di condivisione della bellezza. Sarà possibile incontrare, difatti, i referenti di Arturo Bascetta Editore, D’Abruzzo Edizioni Menabò srl, Edizioni Appia 2, Edizioni del Faro, Edizioni dell’Ippogrifo, Edizioni Forme Libere, Edizioni Radici Future, Falvision Editore, I Quaderni del Bardo Edizioni, Les Flâneurs Edizioni e Tangram Edizioni Scientifiche.
Un’altra importante novità, rispetto alla programmazione dello scorso anno, sarà il coinvolgimento del Parco Archeologico della città tra i luoghi della rassegna. L’ultimo giorno, infatti, questo splendido e incantevole spazio sarà reso protagonista di due momenti cruciali del festival.
Uno degli intenti alla base di questo evento è proprio la promozione di località troppo spesso destinate all’anonimato e alla noncuranza, al fine di riportare la loro bellezza sotto gli occhi di tutti e di dar loro il giusto riconoscimento. Il centro storico venosino, difatti, propone una notevole offerta culturale, architettonica e paesaggistica, perfettamente in armonia con le attività della rassegna.
Per tutto il popolo lucano, per una sua rivincita, è essenziale continuare a investire e a lavorare affinché la cultura non smetta mai di essere la linfa vitale di tali luoghi aspri e sofferenti. Borgo d’Autore mette in atto questo coraggioso tentativo, proponendo una resistenza pacifica all’incuria intellettuale e all’indifferenza sociale. Orazio, probabilmente, ne sarebbe stato orgoglioso.