Non capita di frequente che un libro si trasformi in uno spettacolo teatrale. I linguaggi dell’arte – la danza, il teatro, la pittura e la musica – fusi e calibrati adeguatamente conferiscono un supporto completo alla narrazione del testo di Se ascoltato, il cuore cura sempre premiato con il prestigioso V. Crocitti 2021, con due attori, Michele Cioffi e Mino Sferra, rispettivamente autore del libro e regista dello spettacolo.
Una storia nella quale tanti potrebbero riconoscersi: un uomo completamente soddisfatto della propria vita si trova da un giorno all’altro a doversi mettere in discussione per assicurare un’adeguata assistenza al proprio genitore non vedente rimasto improvvisamente solo. Il dilemma di tanti: occuparsene direttamente o delegare la cura a una struttura o a una persona terza, trovarsi a essere in conflitto con la propria coscienza. Trovarsi a compiere scelte ascoltando le ragioni del cuore.
La narrazione è supportata magistralmente dalle musiche dell’Archetipo Ensemble con la bellissima voce del soprano Maria Ausilia D’Antona, per l’occasione anche al pianoforte, le chitarre di Gabriele Falcone e Sergio Trojse, Marinella Serafini al liuto cantabile, Alfredo Trojse al basso, Mara Recalina alle percussioni e una chitarra solista d’eccezione: quella del chitarrista italiano, tra i più apprezzati, Gianluca Rando.
Musicisti di gran classe, una formazione di ispirazione acustica composta da strumenti della tradizione mediterranea che accompagnano due meravigliose voci femminili, artisti particolarmente apprezzati sin dal 2008, anno di nascita del gruppo che ha eseguito oltre 500 live in Italia e all’estero sulla canzone napoletana, siciliana, latinoamericana, portoghese e romana, una bravura professionale rara che Napoli ha particolarmente apprezzato in occasione di una serata speciale per festeggiare questo giornale.
La danza, con le coreografie di Simona Retrosi e la partecipazione di Carmela Di Toro, rappresenterà le emozioni a tutto tondo, dal dolore alla ritrovata serenità, un messaggio d’amore, di fiducia nel futuro, particolarmente sentito nei tempi bui che stiamo attraversando e che Michele Cioffi, con il suo lavoro, ha inteso lanciare:
In un momento in cui le cose alle quali davamo un valore estremo (soprattutto ricchezza e potere che hanno determinato cinismo ed egocentrismo oltre che rabbia e insoddisfazione) sono messe in discussione tanto da cercare nuovi equilibri, riflettere sul senso dell’esistenza e sulla forza di essere comunità, sicuri di fare una scelta giusta e saggia, può contribuire non poco a ricentrare ciascuno di noi. Sin dai tempi più antichi il teatro, in quanto luogo di incontro delle Arti, è stato considerato un efficace mezzo di formazione permanente delle comunità proprio per questa sua capacità di mostrarci come siamo, esattamente come se ci guardassimo attraverso uno specchio. Osservare sé stessi consente di comprendere i propri errori e aiuta a correggere il proprio modo di affrontare le situazioni che la Vita ci pone davanti. Ecco perché, nonostante la tecnologia ci abbia fornito di mezzi e strumenti sempre più potenti e raffinati per accedere a contenuti artistici, nulla potrà mai sostituire il beneficio della condivisione “dal vivo” di tematiche che sono portate in scena da persone fisicamente presenti in quel momento e nelle quali ciascuno di noi si può identificare. Solo la presenza di artisti e di pubblico consente, infatti, un forte e immediato scambio di emozioni. Uscire di casa e ritrovarsi insieme in un luogo d’Arte è il primo passo per tornare ad essere comunità e non individui isolati. Il valore dell’Arte, socialmente e istituzionalmente, è proprio questo.
Il testo di Michele Cioffi, la ben nota esperienza dell’attore e regista romano Mino Sferra – entrambi sulla scena come l’io narrante e la voce della coscienza – determinante per l’allestimento dello spettacolo, la partecipazione degli Archetipo Ensemble, delle danzatrici con le coreografie di Simona Retrosi, la presenza del pittore Antonio De Waure che catturerà su tela i momenti di maggiore emozione, comporranno lo spettacolo che avrà luogo a Napoli, sabato 18 giugno alle ore 21 nella prestigiosa cornice di Palazzo Venezia in via Benedetto Croce 19 nel cuore del centro storico, dopo aver registrato il tutto esaurito nelle recenti prime rappresentazioni riscuotendo un notevole consenso di critica e di pubblico.