Il Parco Archeologico di Paestum e Velia è uno dei più importanti centri archeologici in Italia. La porzione di città antica che si visita oggi accoglie tutti i suoi monumenti principali: i due santuari con i templi, l’agorà greca e il foro romano, le tabernae, la Basilica, il macellum, l’ekklesiasterion e il comitium.
Il Parco è dominato dai tre grandiosi templi dorici: il Tempio di Nettuno, la Basilica e il Tempio di Cerere. La Basilica, così chiamata dai primi archeologi del Settecento, è il tempio più antico di Paestum, eretto poco dopo la metà del VI secolo a.C. La scoperta della stipe votiva ha permesso di stabilire che questo tempio era dedicato alla dea Hera. Il Tempio di Nettuno, anche detto Poseidonion, è il più grande e il meglio conservato dei templi pestani, eretto intorno al 450 a.C. Una struttura grandiosa e possente, dalle proporzioni perfette che, grazie alla lieve convessità delle linee orizzontali e alle colonne angolari ellittiche, creano allo stesso tempo un senso di saldezza e di eleganza che rendono l’edificio il miglior esempio di architettura dorica templare in Italia e in Grecia. Il Tempio di Cerere, in realtà dedicato ad Athena – come attestato dal rinvenimento di diverse statuette fittili e testina della dea e un frammento di caso che porta il suo nome – è stato eretto alla fine del VI secolo a.C. Le sue forme ricordano quelle della Basilica.
Oggi, dopo la nomina avvenuta lo scorso gennaio dal Ministro della Cultura Dario Franceschini, il Parco ha come nuova direttrice Tiziana D’Angelo. Archeologa di formazione internazionale (Phd Harvard), esperta di arte e archeologia della Magna Grecia, insegna presso l’Università di Nottingham e ha conseguito il dottorato di ricerca in archeologia classica all’Università di Harvard nel 2013.
«Dopo diciassette anni di studio ed esperienze professionali come archeologa all’estero, l’opportunità di lavorare con i beni culturali in Italia e di farlo in un sito come Paestum, a cui sono fortemente legata a livello scientifico, è un’occasione straordinaria. Sono arrivata a Paestum da dottoranda, per studiare le splendide lastre funerarie dipinte esposte nel museo o conservate nei depositi. Gli anni successivi ho avuto la fortuna di collaborare con il Parco di Paestum e Velia a diversi progetti, sotto la direzione di Gabriel Zuchtriegel. Sotto la sua guida il Parco è cresciuto moltissimo e ho intenzione di proseguire questo percorso virtuoso, restituendo a Paestum e Velia, e alla realtà dei beni culturali in generale, almeno una parte di quello che mi hanno dato in tutti questi anni», ha dichiarato la neo direttrice.
Toccherà a lei, dunque, portare avanti l’impegno di Gabriel Zuchtriegel, che ha svolto un lavoro davvero importante dal 2015 al 2021. E a tal proposito, parlando di futuro, ha aggiunto: «Ci sono molti progetti su cui lavorare, alcuni sono già avviati e altri ancora sono da impostare. In questa fase sarà cruciale confrontarsi con il direttore corrente, il professor Massimo Osanna, con il direttore precedente, dotto Gabriel Zuchtriegel, ma anche con il Consiglio d’amministrazione. Sicuramente si lavorerà per consolidare ulteriormente il legame tra i siti archeologici di Paestum e Velia, che sono stati uniti nel 2020, attraverso la creazione di nuovi poli e spazi espositivi, ma anche con scavi e mostre che possano arrivare a valorizzare al meglio i loro punti di contatto».
Insieme a Tiziana D’Angelo sono stati nominati altri cinque nuovi direttori di musei e parchi archeologici: «I musei italiani sono cambianti profondamente in questi anni e sono oggi un’eccellenza riconosciuta nel mondo, perché a guidarli sono andate le persone giuste attraverso rigorose selezioni internazionali» ha dichiarato il Ministro Franceschini.
Buona fortuna a loro e buon lavoro alla nuova direttrice del Parco Archeologico di Paestum e Velia, nella speranza che possa raggiungere traguardi sempre più importanti e valorizzare al meglio questo incredibile Patrimonio Unesco.