Al mare, in montagna, in città: un libro è sempre nel posto giusto. Amico di mille avventure e umori, di viaggi in macchina, in treno, in aereo, di giorni indimenticabili e da dimenticare, non c’è momento delle nostre vite che non possa non essere accompagnato da un buon testo. Dal romanzo alle graphic novel, dai saggi alle biografie. Anche stavolta, abbiamo selezionato qualche titolo per voi.
Alessandro: Allegra – Massimiliano M. Maggi (Alter Ego Edizioni, 2021)
La città di Orvieto, la natura selvaggia dei suoi paesaggi fuori le mura, i vicoli medievali, fanno da sfondo a una delle storie più interessanti di questa estate letteraria. Gli orvietani bevono sempre e solo vino rosso, in qualunque periodo dell’anno. E Allegra non fa eccezione. È lei la protagonista del brillante esordio di Massimiliano M. Maggi (Alter Ego Edizioni), alle prese con il disfacimento delle proprie certezze, del suo universo da tenere a galla con entrambe le mani, in particolar modo quando Libero, suo fratello scomparso anni prima, torna e lei sarà l’unica a venirne a conoscenza.
Linguaggio consapevole, diretto, penna decisa, Maggi propone un romanzo di formazione che non scade nei cliché tipici del genere. In un quadro familiare drammatico, Allegra – specchio di una generazione, quella dell’autore, smarrita e priva di punti d’approdo – affronterà i conflitti e le sfide a cui l’obbligherà il tempo.
Flavia: Origini – Saša Stanišić (Keller Editore, 2021)
Vincitore del German Book Prize 2019, edito in Italia da Keller con traduzione di Federica Garlaschelli, Origini è un libro sulla casualità che segna la nostra biografia: nascere da qualche parte. Un libro sulla memoria, una staffetta tra chi colleziona ricordi e chi ne sta perdendo. È la storia di una nonna che torna bambina e un nipote che diventa adulto. La storia di un luogo, anzi di più luoghi che sono patria, passato, famiglia, origini.
Di madre bosniaca e padre serbo, poi emigrati in Germania quando Saša ha soltanto 14 anni, Stanišić ripercorre le tappe della sua vita e di quella dei propri cari servendosi di una lingua nuova, divertente, originale. Un racconto autobiografico, dissacrante e imprevedibile che, partendo dalla demenza senile della nonna, ricostruisce il sentimento jugoslavo e la sua dissoluzione in un viaggio nella storia che invade la quotidianità dei protagonisti e ne segna il cammino.
Un romanzo ricco di inizi e personaggi – uno zatteriere, un frenatore, una professoressa di marxismo che ha dimenticato Marx, un poliziotto bosniaco che vuole farsi corrompere, un soldato della Wehrmacht che ama il latte, per citarne alcuni –, personale e per questo universale: l’io, in realtà, è un noi, migranti e nostalgici, sradicati dalla terra natia ed eternamente in cerca di un luogo, spesso soltanto interiore, a cui fare ritorno. Tra radici e frontiere, dramma e commedia, tenerezza e grande ironia. Non a caso, Saša Stanišić è appena stato premiato per la sua produzione letteraria con lo Schillerpreis 2021.
Francesca: Hedera – Ernesto Anderle, Eugenio Belgrado, Irene Bruno e Nicolò Targhetta (BeccoGiallo Editore, 2021)
Hedera è un romanzo illustrato che racconta come il sogno e la realtà possano scontrarsi inesorabilmente, della lotta tra uomo e natura, tra la vita e la morte, il tutto nella tradizione delle storie gotiche inglesi dell’Ottocento. Il romanzo racchiude la mitologia celtica, l’occultismo e la scienza. Storia e illustrazioni vanno di pari passo avvolgendo il lettore, pagina dopo pagina, in misteri sempre più fitti che pian piano si svelano.
La vicenda è ambientata nell’Inghilterra del 1826, in un paesino che si chiama Dartmoor. La tranquillità del luogo è sconvolta dal ritrovamento del cadavere della giovane Edith Wilton. Il dottor Charles Norland, incaricato dell’autopsia, non riesce a stabilire le cause della morte: Lei era lì, a pochi passi da me, avvolta dai rampicanti, i piedi nudi, i capelli rossi mescolati nell’erba, proprio come me l’avevano raccontata.
Hedera è un romanzo che cattura grazie alla sua scrittura scorrevole e avvincente, alle descrizioni minuziose il tutto reso ancor più magico dalle illustrazioni di Ernesto Anderle ed Eugenio Belgrado. Una storia gotica, come non si vedeva da un po’, davvero imperdibile.
Chiara: Il mostruoso femminile – Jude Ellison Sady Doyle (Edizioni Tlon, 2021)
Al patriarcato le donne fanno paura. Quel sistema millenario e ostinato causa delle più gravi ingiustizie in ogni luogo e in ogni epoca, agisce per paura, perché le donne spaventano. Il mostruoso femminile, di Jude Ellison Sady Doyle (edizione italiana di Tlon), sostiene la teoria della donna come mostro, che spaventa l’uomo e ne minaccia il potere a tal punto da dover essere sottomessa per scongiurare ogni pericolo. A sostegno della sua tesi, Doyle ripercorre miti antichi e storie moderne, dimostrando quanto in ogni sorta di narrazione la donna sia rappresentata con sembianze mostruose.
Fatti di cronaca, miti, romanzi e film sono il vastissimo repertorio a cui attinge. Alternando narrazioni classiche e cultura pop e mischiando senso dell’umorismo e una conoscenza approfondita della letteratura e della cultura antica e moderna, Doyle dimostra quanto l’immaginario collettivo sia stato segnato dall’idea di donna cattiva, brutta, tentatrice e ribelle che, in ogni caso, diventa mostruosa.
Dagli inganni delle sirene alla psicanalisi di Freud, da Dracula a Carrie, quando nella storia delle narrazioni una donna fa qualcosa di inconcepibile e rivoluzionario – come provare a conquistarsi l’indipendenza, liberarsi di un uomo, affermare la propria libertà sessuale o avere sete di conoscenza – assume sembianze oscene e mostruose. Tutto parte, sempre, dal corpo ed è al corpo che torna: provare ad affermare il proprio dominio sulle proprie carni, provare a liberarle dal potere maschile, le trasforma inevitabilmente in qualcosa di deforme e spaventoso. Spaventoso, perché espressione delle più radicate paure del sistema patriarcale: che le donne abbiano abbastanza potere da annientarlo.
Sotto tutto il disprezzo che gli uomini hanno riversato sulle donne nei secoli, sotto tutte le condanne per la loro Alterità, c’è l’inconsapevole riconoscimento del nostro potere, un potere abbastanza grande che secondo i loro calcoli potrebbe porre fine al mondo.
Giusy: Manifesto della cura – The Care Collective (Edizioni Alegre, 2021)
Manifesto della cura del collettivo inglese The Care Collective, pubblicato nel 2021 per Edizioni Alegre, riporta al centro il tema della cura universale e la necessità di un lavoro comunitario di cura, uscendo dalla convinzione secondo cui le fragilità degli esseri umani sono esclusivamente individuali. La pandemia ci ha dimostrato non solo quanto siano fondamentali le pratiche di cura, ma soprattutto l’incuria in cui versano i nostri Paesi, che hanno ricondotto anche tali necessità a una logica di profitto e privatizzazione.
Chi usufruisce delle politiche di welfare è tradizionalmente considerato un fannullone poiché anche settori come l’educazione e la salute, che dovrebbero essere esclusi dalle logiche di mercato, ne sono pervasi, inghiottiti dal modello neoliberista. The Care Collettive ha quindi l’obiettivo di portare avanti un dibattito sulla creazione di una comunità di cura, che non sia né mero assistenzialismo né paternalismo, bensì cura promiscua, che non discrimini nessuno e sia orientata ai bisogni collettivi. Gli strumenti individuati sono il mutuo soccorso, lo spazio pubblico, la condivisione di risorse e la democrazia di prossimità, elementi che gli autori e le autrici tentano di ricostruire al fine della creazione di una politica dell’interdipendenza.
Oggi, che il tema della salute è diventato centrale, è il momento di dibattere su quale sia il modo migliore di prendersi cura di se stessi e degli altri, della propria comunità, in una visione collettiva che abbandoni l’individualismo e coltivi la cura e il benessere di tutti come fondamenta su cui costruire la nostra società.
Alessandra: Castello di sabbia – Pierre Oscar Lévy e Frederik Peeters (Coconino Press, 2021)
La calda sabbia di una spiaggia, il cielo terso e un mare cristallino. Un’atmosfera da perfetta estate, eppure l’opera di cui stiamo parlando ha ispirato il thriller horror Old, firmato da M. Night Shyamalan nelle sale italiane dal 21 luglio di quest’anno.
Si tratta non di un romanzo, ma di una graphic novel (per i meno esperti, un fumetto), scritta dal regista e autore francese Pierre Oscar Lévy e disegnata dal fumettista svizzero Frederik Peeters. Edito da Coconino Press, Castello di sabbia (Sandcastle) narra le vicende di quattordici vacanzieri che scoprono una spiaggia isolata tra le rocce, un vero e proprio paradiso naturale. I turisti verranno però presto scossi da strani fenomeni, qualcosa, ad esempio, che sembra aver a che fare con il tempo e con il loro modo di invecchiare.
112 pagine in bianco e nero, per gli amanti del genere e non solo, che trascineranno il lettore in una parabola di inquietudine e mistero. Una storia che pone al centro di tutto il tempo e le possibilità che l’essere umano ha di sfruttarlo. Soprattutto di vincerlo.
Noemi: Clara e le ombre – Andrea Fontana e Claudia Petrazzi (Il Castoro, 2020)
Scritto da Andrea Fontana e disegnato da Claudia Petrazzi, Clara e le ombre è una graphic novel pubblicata da Il Castoro. L’atmosfera anni Ottanta che si percepisce dalla prima pagina catapulta il lettore in uno strano mix tra Stranger Things e i Goonies. Clara è una ragazzina abbandonata dalla madre che si ritrova a vivere da sola con suo padre. Questo porta i due a lasciare la metropoli per trasferirsi a Brattleboro, una cittadina piccola e sperduta. Brattleboro è grigia, triste, inospitale: la protagonista vorrebbe scappare.
Clara è sempre stata circondata dalle ombre, strane figure minacciose che compaiono durante i suoi attacchi epilettici, che le rendono impossibile vivere una vita normale. Le ombre le sussurrano cose inquietanti e per Clara tutto peggiora nella sua nuova scuola. Viene immediatamente bollata come “sfigata” e presa in giro da tutti. Si chiude sempre di più in se stessa, finché un ragazzo, Robert, non corre in suo aiuto durante un episodio di bullismo. Così, Clara entra nel suo circolo di amici, con cui stringe un legame forte.
Con loro si lancerà in un’avventura paranormale per scoprire chi è il nemico silente che si annida nel bosco e fa sparire i ragazzi della scuola. Paura e rabbia saranno i punti centrali di questa battaglia e, solo attraverso il legame con il gruppo, Clara riuscirà a trovare il coraggio di non fuggire e affrontare le sue paure.