Dal 18 gennaio al 7 febbraio e in occasione della Giornata della Memoria, il Polo del ‘900 ha organizzato diversi eventi online con il patrocinio della Comunità Ebraica di Torino e il sostegno del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale.
Il Polo del ‘900 di Torino è il più grande centro culturale italiano dedicato al secolo scorso, ospitato nel complesso juvarriano dei Quartieri Militari nei palazzi di San Daniele e di San Celso. Più di 8mila metri quadri che accolgono un museo, spazi per eventi, mostre, performance, una biblioteca, aule per la didattica, un’area per bimbi, sale conferenze, un cinema all’aperto e un mini-cinema. Il centro è a disposizione della cittadinanza e vuole essere un luogo che si rivolge soprattutto ai giovani e ai nuovi cittadini.
Le celebrazioni legate al Giorno della Memoria, quest’anno, devono confrontarsi con l’emergenza da COVID-19. Per tale motivo è stata elaborata una programmazione, con gli altri enti partner, che sfrutta il mondo digitale per permettere a tutti di partecipare da remoto alle varie dirette streaming, creando al contempo contenuti digitali da distribuire sulle piattaforme del Polo del ‘900 quali podcast, video e percorsi tematici.
L’obiettivo – scrivono quelli del Polo del ‘900 – è garantire il presidio dei valori della memoria a beneficio delle scuole, che non potranno partecipare, come ogni anno, alle iniziative pubbliche e alle visite guidate nell’allestimento permanente del Museo diffuso della Resistenza, così come alla posa delle pietre di inciampo, momento conclusivo di un percorso didattico che, durante l’anno, consente alle studentesse e agli studenti di approfondire il tema attraverso la scrittura delle biografie dei deportati, cui sono dedicate le pietre.
Il 18 gennaio, come apertura degli eventi, è stato reso un omaggio alla senatrice a vita Liliana Segre, partendo dalla sua autobiografia La memoria rende liberi. La vita spezzata di una bambina della Shoah, a cura di Enrico Mentana. Da oggi e per i prossimi giorni, invece, sono previsti gli eventi più disparati che è possibile consultare sul sito del Polo del ‘900. In particolare, in data odierna si terrà Il Giorno della Memoria tra cinema e storia, un percorso didattico riservato alle scuole secondarie di II grado con un laboratorio sulle pietre d’inciampo e la proiezione in streaming del film Il Grande Dittatore. Inoltre, per il Cinema della Deportazione, l’ANCR propone la visione del cortometraggio #AnneFrank – Vite parallele, sempre consigliato per le scuole. In giornata è previsto anche un incontro in radio dove alcuni ragazzi e ragazze delle superiori, accompagnati dai loro professori e partendo dalla riflessione storica, indagheranno sul significato della parola negazionismo oggi, nel tentativo di prendersene cura e ridarle il suo significato originario. Come ultimo appuntamento della giornata del 27, sarà trasmesso il Podcast per il Giorno della Memoria nel quale si andrà a ripercorrere le vicende della persecuzione degli ebrei italiani, dalle leggi razziali al 1945, attraverso letture, musiche e interventi autoriali a partire dal libro di Rosetta Loy La parola ebreo.
Gli Istituti storici della Resistenza e della Storia Contemporanea organizzeranno vari eventi su tutto il territorio del Piemonte con lo scopo di sensibilizzare i cittadini sulla realtà regionale, grazie alle memorie storiche conservate negli archivi delle amministrazioni pubbliche e degli istituti locali, anche e soprattutto perché il Piemonte è la regione italiana al secondo posto per numero di deportati per ragioni razziali.
Stefano Allasia, presidente del Consiglio Regionale, ha dichiarato: «Fare memoria è un obbligo morale e civile per non disperdere la fatica del ricordo e il dolore delle offese che per troppo tempo è stato possibile leggere sui volti dei sopravvissuti. L’internamento nei lager è stata un’esperienza estrema, una discesa negli abissi, inconcepibile per chi ritiene la storia un progressivo cammino di evoluzione e civiltà. Il germe dell’intolleranza e dell’odio è tuttora ancora presente».