Tonino, alias Antonio Esposito Ferraioli, era uno chef che lavorava nelle cucine della FATME, uno stabilimento situato a Pagani, in provincia di Salerno. Attivo nel mondo sindacale della CGIL, era un uomo onesto ma anche audace che decise di denunciare la gestione delle subforniture per la mensa, organizzando l’attività politica nella fabbrica.
Il coraggio di Ferraioli, però, fu punito in modo drastico quando, la notte del 30 agosto 1979, recandosi a casa di Angela, la donna che il mese successivo avrebbe dovuto sposare nonché sua collega di lavoro, Tonino fu ucciso dalla camorra. Ma la verità non può essere sempre sepolta e, nonostante il tempo che passa, essa torna a galla perché l’eco lasciata dalle vittime è tutt’altro che afona. Soltanto nell’ottobre 2014 il Tribunale di Nocera Inferiore, sempre nel salernitano, ha accolto il ricorso presentato dalla famiglia Esposito Ferraioli, finalmente riconoscendo Tonino quale vittima innocente della criminalità organizzata.
La sua storia viene oggi raccontata in Tonino, un cortometraggio dedicato al giovane chef nato da un’idea di Aldo Padovano, scritto da Alfonso Tramontano Guerritore, Aldo Padovano e Federico Esposito, con la regia e la direzione della fotografia di Gaetano Del Mauro. A vestire i panni del protagonista Andrea Contaldo affiancato da Anna Rita Vitolo.
La vicenda di Tonino, che ha dovuto aspettare 40 anni per poter essere diffusa, è supportata dal Comune di Pagani, con il patrocinio morale del Comune di Nocera Inferiore, e prodotta da CGIL Confederazione Generale del Lavoro e FLAI CGIL Nazionale con la Fondazione Pol.I.S., l’Associazione culturale Ambress’… Am press e Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie – Presidio di Pagani, in collaborazione con Giffoni Experience nell’ambito di Giffoni per la legalità.
Per portare avanti questo progetto e diffonderlo alla popolazione partenopea, il Presidio di Libera Napoli del centro storico ha organizzato la proiezione del corto presso il Kestè, a Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli, giovedì 5 dicembre dalle ore 19.
Libera ha iniziato la sua battaglia nel lontano 14 dicembre del 1994 quando Don Luigi Ciotti ne ha annunciato la nascita: un cartello di associazioni contro le mafie. Ciascuna di esse, seppur abbia una storia e un’identità diverse, è accomunata dalla consapevolezza che opporsi alla malavita è un compito politico, sociale, culturale ed etico che riguarda l’intera società civile. E il presidio di Libera Napoli del centro storico persegue le stesse finalità, impegnandosi nella diffusione della giustizia sociale, contrastando le criminalità organizzate e la corruzione. Proprio per questo è importante partecipare a serate come quella di giovedì, per dare voce, ancora una volta, alle vittime innocenti.