Protagonista di questa calda estate culturale non è soltanto la più famosa isola di Capri, ma anche Ischia che insieme a Paestum, Ercolano, Quarto e Avella, rientra nel programma Campania By Night. Si tratta di aperture serali di alcuni siti presenti sul territorio proposte dalla SCABEC, la Società della Regione Campania che opera per la valorizzazione e la promozione dei beni culturali.
L’isola chiamata prima Pithecusa, termine che deriva dal greco pithos, vaso, e che ha poi preso il nome di Aenaria, da aenus, metallo, e il suo Novecento sono protagonisti di una mostra fotografica piuttosto unica. Fino al 30 settembre, infatti, dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 18:30, presso il Museo Archeologico di Villa Arbusto in zona Lacco Ameno sarà possibile visitare Il Novecento a Ischia. Cento scatti per cento anni. L’esposizione nasce da una ricerca tratta dall’archivio fotografico dell’emeroteca Valentino, che raccoglie oggi più di 12mila fotografie, nelle quali attraverso le immagini viene raccontato il secolo scorso e in particolar modo tutti gli eventi che hanno caratterizzato la storia dell’isola.
La SCABEC e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli hanno creato un percorso propedeutico che mette in evidenza i generi, i movimenti, ma soprattutto gli autori che hanno segnato le evidenze della fotografia dell’isola. Un’esposizione gratuita che ripercorre momenti importanti, tra i quali ricordiamo: l’inaugurazione dell’Ospedale Rizzoli, i set cinematografici che hanno accolto personaggi famosi quali Anna Magnani, Charlie Chaplin, Luchino Visconti e molti altri, ma anche l’apertura dell’acquedotto, la scoperta della Coppa di Nestore, lo sviluppo delle attività termali e molti altri avvenimenti.
Istantanee, buona parte in bianco e nero, che raccontano Ischia attraverso il suo paesaggio, l’innovazione, gli ospiti e i cittadini illustri. Il Novecento a Ischia. Cento scatti per cento anni prende vita negli ambienti lungo il pergolato del Museo Archeologico immerso in un paesaggio che toglie il fiato non soltanto per la vegetazione, ma anche per il promontorio di Monte Vico, il sito dell’acropoli di Pithecusae e in basso la Piazza di Santa Restituta dominata dalla chiesa. Come spiegano i curatori, la mostra ha come obiettivo oltre a quello di offrire una proposta culturale a chi soggiorna sull’isola, anche quella di educare il cittadino alla consapevolezza della bellezza della sua terra e della importanza della sua storia.