Neanche la strabiliante vittoria della siciliana Carlotta Ferlito, che alle Universiadi in corso in questi giorni a Napoli ha conquistato la medaglia d’oro nel corpo libero, precedendo le temibili avversarie – la giapponese Aiko Sugihara e la russa Uliana Perebinosova –, e l’assegnazione della medaglia d’argento alla toscana Lara Mori alla trave, solo per citare due dei numerosi trionfi, sono state ritenute notizie meritevoli di menzione in alcun telegiornale andato in onda la sera delle competizioni o il giorno successivo.
Silenzio di Sky, RAI e altre emittenti che, forse per motivi di spazio, occupate da servizi e commenti sul riconoscimento delle colline del Prosecco come patrimonio UNESCO, hanno pensato fosse giusto continuare nell’indifferenza più assoluta nei confronti di un evento di caratura mondiale il quale, va dato atto, ha consentito di mettere in efficienza più di sessanta impianti sportivi in tempi record, riscuotendo un notevole consenso di pubblico con oltre 100mila biglietti venduti fino a domenica scorsa.
Un silenzio, quello dell’informazione delle maggiori testate televisive, che non può non insospettire e far tornare sempre di attualità la manipolazione del servizio pubblico e privato da sempre occupato dalla politica e gestito secondo i voleri dei rispettivi padroni di riferimento. Dalla RAI di proprietà esclusiva della Democrazia Cristiana a quella dei socialisti con qualche contentino alla sinistra comunista, oggi interamente occupata dalla Lega e dalla carotina ai pentastellati appagati per la presenza del genio (?) Freccero, un RAI passata quindi dalla lottizzazione degli anni della Prima Repubblica all’asso pigliatutto del Carroccio, senza dimenticare l’informazione uterina delle TV dell’ex Cavaliere, adattabili di volta in volta, in attesa che il figliol prodigo torni alla casa paterna.
Anche in questo settore, infatti, il governo del cambiamento ha adottato diversa strategia, seppur a beneficio maggiormente di una sola forza politica, che fa quasi rimpiangere quel manuale Cencelli che almeno distribuiva in proporzione al peso elettorale. Inutile piangere sul latte versato, comunque, occorre convincersi che il cambiamento è in ogni caso avvenuto, anche se i partiti continuano a occupare il servizio pubblico dalla sua nascita a oggi, grazie ai 22 presidenti succedutisi, comprese le brevissime nomine di Vittorio Emiliani e Paolo Mieli, rimasti in carica per soli sei giorni, un dato che dovrebbe far riflettere, sebbene di tempo ne sia trascorso.
Un silenzio dell’informazione, dicevamo, tranne che per le riprese in diretta di alcune discipine attraverso i canali sportivi dedicati, in linea con la reticenza dell’onnipresente Matteo Salvini che ha inteso fare soltanto una delle sue solite battute sui fischi all’indirizzo del Primo Cittadino partenopeo nel corso della cerimonia inaugurale che, a suo dire, sarebbero stati dovuti alle politiche di apertura sul tema immigrazione.
Nella vignetta di domenica di Alessandra Trifari per il nostro giornale, la sirena cerca sul suo pc Universiadi Napoli e le viene risposto Forse cercavi Olimpiadi Invernali Milano-Cortina: sintesi migliore non poteva esprimerla la nostra brava visual artist. Eh già, l’avvenimento dai numeri eccezionali, dai tempi record e dall’assenza – almeno fino a ora – di manine occulte, che ha fatto esprimere giudizi positivi finanche a Raffaele Cantone, non costituiscono notizia: Napoli e tutta la regione normalmente forniscono ben altro materiale degno di attenzione della stampa nazionale e anche di quella locale, specializzata nella denuncia di tutto ciò che non è gradito, diventando spazio disponibile per vecchie cariatidi rappresentanti quella politica fallimentare che l’elettorato ha bocciato solennemente più volte e che comunque fa fatica a rassegnarsi.
La prossima competizione elettorale regionale avrà suggerito ai guru della consulenza politica del Ministro tuttofare una strategia di attesa, di freno ai facili entusiasmi e lodi gratuite che potrebbero favorire gli avversari, circoscrivendo la manifestazione al confine locale o magari evidenziando soltanto qualche episodio di cronaca spiacevole, un tentato scippo, una truffa del gioco delle tre carte, di quelli di cui son piene le strade delle maggiori città del mondo.
Napoli e il Sud devono far notizia a senso unico: qui non c’è cambiamento che tenga e la rapina in corso ai danni di queste terre con l’approvazione dell’autonomia differenziata – che, se andrà in porto, sarà il colpo di grazia per tutto il Mezzogiorno e costituirà l’unico vero cambiamento del governo fasciogrillino con la complicità e la responsabilità dei soliti utili idioti –, ne è la prova evidente.
Meglio parlare del Prosecco e delle Olimpiadi Invernali con ingenti risorse da impiegare e da manipolare nei prossimi anni. Questi sì che saranno motivo di interesse e di attenzione, con il sostegno dell’intero sistema informativo, espressione del sistema partitico, che troverà ampi spazi da dedicare e imporre al Paese. E, allora, le buone bollicine di terra veneta saranno più che propizie per festeggiare un business davvero da record.