È stata inaugurata mercoledì 13 marzo la nuova mostra delle Scuderie del Quirinale di Roma incentrata sulla figura di uno degli artisti più poliedrici al mondo: Leonardo da Vinci. Creata in occasione dei cinquecento anni dalla morte di uno dei più grandi geni dell’umanità, l’esposizione sarà aperta al pubblico fino al 30 giugno ed è stata realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano e la Biblioteca Ambrosiana, che ha prestato alla Capitale il celebre Codice Atlantico e altri testi dell’artista.
La mostra prende spunto da un episodio fondamentale nella formazione del giovane Leonardo che, a Firenze, trova le macchine del cantiere del Duomo messe in opera da Brunelleschi decenni prima. In due disegni del Codice Atlantico, quindi, descrive le gru ideate per la costruzione dell’illustre cupola di Santa Maria del Fiore. Partendo da questo evento, dunque, lo scopo dell’esposizione è quello di ripercorrere l’attività di da Vinci sul fronte tecnologico e scientifico. Grazie a oltre 200 opere, il visitatore attraverserà un percorso sui grandi temi al centro del dibattito rinascimentale come l’utilizzo del disegno e della prospettiva, l’intuizione di macchine fantastiche come quelle per il volo e la riflessione sulla città ideale. Ad arricchire il percorso espositivo, inoltre, ci saranno dieci disegni originali di Leonardo appartenenti al volume custodito dalla Biblioteca Ambrosiana.
«Attraverso il racconto delle contaminazioni tra le diverse discipline e la descrizione delle abilità tecniche e scientifiche di Leonardo abbiamo voluto offrire una visione ampia della sua figura», afferma Matteo Lafranconi, Direttore delle Scuderie del Quirinale. Tra gli altri, infatti, sono esposti elementi di altissimo valore come i portelli originali della chiusa di San Marco del Naviglio di Milano, composti tra il 1500 e il 1700 e rimasti in uso fino al 1929, e il modello della città ideale: tra il 1487 e il 1490, infatti, Leonardo realizza degli studi di una città ideale con un impianto vario ortogonale a doppio livello creato secondo i principi di pragmatica efficienza e razionalità, sviluppando anche le competenze di ingegneria idraulica acquisite. Una delle sale espositive, invece, è pensata per essere un riassunto dell’originale biblioteca di da Vinci: sebbene questi si definisca un omo sanza lettere, per via della sua formazione pratica, nel corso della sua vita si confronta con i grandi testi della tradizione classica, medioevale e contemporanea tanto che nella sua biblioteca vi sono oltre 150 volumi.
Le opere che sicuramente hanno più rilevanza in questa mostra, però, sono le riproduzioni delle macchine di Leonardo, create dagli ingegneri dell’esercito italiano per il Museo della Scienza e Tecnologia di Milano. Nelle sue bozze, il celebre artista cerca di inventare delle macchine per applicare la meccanizzazione al lavoro manuale, tuttavia a oggi non vi sono testimonianze che attestino che quelle da lui disegnate siano poi state costruite. Importante è da notare che nei suoi disegni da Vinci non indica mai le dimensioni quindi le riproduzioni attuali sono mere interpretazioni degli ingegneri.
Una mostra dunque, quella delle Scuderie, decisamente non banale che offre al pubblico opere originali, differenti e uniche, rendendo al tempo stesso omaggio, più che all’artista, all’ingegno del grande Leonardo da Vinci.