Dal 24 al 27 gennaio si è svolta, nella Capitale, l’edizione invernale di AltaRoma, la kermesse nella quale i giovani talenti del settore moda sono ormai sempre più protagonisti. La manifestazione, infatti, si riconferma come centro propulsore di idee e piattaforma di lancio per designer emergenti e indipendenti.
Il luogo scelto per questa edizione è dinamico, giovane e internazionale: il PratiBus District, vecchio deposito Vittoria dell’ATAC. Lo spazio fa parte di un progetto di riqualificazione iniziato da Urban Value by Nintynine che coinvolge anche altre due rimesse: il Ragusa Off e il San Paolo Garage. Per i tre depositi, inutilizzati e in stato di abbandono da molti anni, dall’azienda per la mobilità è stato indetto un bando con il quale si è chiesto a operatori specializzati di presentare un progetto per valorizzarli. In questo edificio industriale dei primi anni ’20, quindi, si è svolta la settimana della moda romana, vetrina ma al tempo stesso incubatore di nuove proposte. AltaRoma, infatti, in questa edizione ha dato la possibilità a più di cento talenti emergenti, nazionali e internazionali, di presentarsi e relazionarsi con la stampa, importanti buyer e retailer di livello mondiale. A testimoniare la predilezione della manifestazione per i giovani creativi nel mese di giugno è stato lanciato anche un concorso, in collaborazione con il Parco archeologico del Colosseo, rivolto alle accademie e alle scuole di moda italiane per la creazione di una linea di divise del personale tecnico e del personale di vigilanza e accoglienza del Parco. Gli studenti, dunque, hanno dovuto individuare le caratteristiche e le esigenze necessarie per i clienti e avuto l’opportunità di applicare la teoria da loro studiata a qualcosa di pratico, concreto e meritocratico.
L’industria della moda è decisamente uno dei settori da cui ripartire per il rilancio del Paese, magari per sperare nel famoso boom economico tanto acclamato da Luigi Di Maio. Secondo i dati dell’Italian Trade Agency, partner di AltaRoma, l’aumento del fatturato per le aziende del settore per il 2018 varia dall’1.4% al 10% mentre, secondo il Sole 24 Ore, l’export per questa tipologia di impresa è decisamente triplicato dal 2012 al 2016, passando dal 24.7% al 64.4% del totale.
Tanti sono stati i designer che hanno preso parte al calendario di eventi della settimana modaiola, alcuni dei quali sono stati anche intervistati in un contenuto video. Tra questi, Martina Cella, classe 1992, ha presentato la sua collezione collezione F/W19 per la prima volta ad AltaRoma, ispirata da un viaggio in Romania dove ha potuto vedere e poi successivamente rivisitare gli abiti tradizionali del luogo. Stampe animalier si accostano a stampe floreali creando contrasti netti e geometrici. Il folk è evidente grazie alle frange, i patchwork di fantasie e ricami geometrici. Edithmarcel, invece, prosegue la ricerca rivolta al dinamico mondo dell’active. Sempre centrali sono i volti stampati, leitmotiv del marchio, riproposti e inseriti in diversi capi. Lo scopo del brand è quello di riflettere sulla tematica di genere e di creare forme, volumi e lunghezze che possano vestire indistintamente il corpo maschile e femminile. I tessuti scelti sono la lycra, materiale attinente al mondo sportivo, e il fresco lana. Non manca anche l’uso di tessuti tecnici termoisolanti e del jersey. Da diverse stagioni, inoltre, Edithmarcel collabora con aziende che rispettano standard certificati di ecosostenibilità.
Angelia Ami dedica la sua collezione F/W19 a New York. Sfilano in passerella coprispalla dalla vestibilità over, abbinati a pantaloni classici, camicie dai tagli maschili con disegni animalier in trasparenza accompagnati da sneakers. La donna di Angelia Ami è indipendente, eclettica e, grazie ad abbinamenti differenti, esprime se stessa attraverso gli abiti. Infine, Asciari con Antartica, dedica la sua collezione F/W19 all’Antartide, territorio in grave crisi a causa del cambiamento climatico generato da un’umanità irresponsabile. I materiali e i tessuti usati sono tutti sostenibili, lane green in bland con la canapa non sottoposte a processo di tintura. La manifattura, completamente realizzata in Sicilia, mantiene l’eccellenza sartoriale. L’obiettivo dell’azienda è consolidare una realtà che sia rispettosa dei rapporti umani e dell’impatto ambientale. Grande certezza del progetto Showcase di AltaRoma – che permette a selezionati brand indipendenti di esporre le loro collezioni – è la designer sarda Adelaide Carta: la creatrice di Adelaide C., un brand di borse completamente ecosostenibile e rispettoso degli animali, ha presentato la sua nuova collezione Eco-Logic realizzata grazie all’uso del sughero, del legno, lavorato in modo tale da essere reso flessibile, e di un materiale derivante dalle foglie dell’ananas.
AltaRoma dunque, in particolare grazie a questa edizione, dimostra di non avere nulla da invidiare alla Settimana della Moda di Milano o al Pitti di Firenze e, proprio come affermato dalla Presidente Silvia Venturini Fendi, la Capitale ha il compito di essere la culla del nuovo.