La Nuvola è sgombra da fulmini, ma carica di elettricità. L’adrenalina di editori, scrittori e, soprattutto, del pubblico della Fiera della piccola e media editoria di Roma, Più Libri Più Liberi, si avverte ovunque in città, come un derby tra le da due squadre capitoline. Lo stadio, però, non è l’Olimpico, ma il nuovissimo e affascinante centro congressi dell’Eur. La seconda manifestazione letteraria più importante d’Italia si conferma un appuntamento attesissimo dal capoluogo laziale, capace di calamitare addetti ai lavori e lettori da ogni parte dello Stivale. Oltre 500 editori, 1.500 relatori nazionali ed esteri divisi in circa 600 eventi, i biglietti staccati sono in linea con i numeri da capogiro dello scorso anno, oltre le 100.000 unità.
Roma vince la sua scommessa e si conferma unica grande alternativa al Salone del Libro di Torino, considerata anche la débâcle di Milano che, dopo soltanto due anni e milioni di euro di investimenti non ripagati, potrebbe vedere la kermesse Tempo di Libri già sparire dalle agende degli editori del nostro Paese. Un buco nell’acqua quello della città lombarda che, chissà, avrà forti ripercussioni sull’intero direttivo dell’AIE (Associazione Italiana Editori). Nel frattempo, come detto, ci si consola con le lunghe file che – soprattutto nel weekend – hanno vivacizzato i registratori di cassa della Fiera Più Libri Più Liberi, e affollato i corridoi dove gli espositori incrementavano le vendite dello scorso anno.
«La piccola e media editoria è il vero motore della letteratura in Italia» ha dichiarato – in esclusiva – il Direttore del Salone del Libro di Torino, Nicola Lagioia, ai nostri microfoni. «Torino parte da qui, dall’entusiasmo di questa fiera. È vero, mancano i grandi gruppi, ma non si può non considerare che i due autori più amati dal pubblico italiano, Andrea Camilleri (Sellerio) ed Elena Ferrante (E/O), appartengano proprio all’editoria indipendente. Un risultato straordinario».
Tanti, anche stavolta, i grandi nomi che hanno animato gli incontri, dall’autore di House of Cards Michael Dobbs a Zerocalcare, Michela Murgia, Dacia Maraini, i giornalisti Mario Calabresi, Marco Travaglio, Ezio Mauro, Michele Serra, fino a Emma Bonino, Elly Schlein e Pietro Grasso, intervenuto nel corso di un evento promosso dalla piccola e coraggiosa realtà siciliana di Glifo Edizioni. Tra gli espositori, oltre i nomi forti della manifestazione, Sellerio, Minimum Fax, SUR, E/O, Fazi, file di curiosi hanno preferito le proposte dei napoletani della Marotta e Cafiero, e dei padroni di casa di Lavieri, oltre che dei tanti editori capitolini.
Tante lettrici – in linea con i dati di lettura in Italia –, tante famiglie, accorse in particolar modo nel weekend, a dimostrazione che la cultura può ancora essere un’opportunità di svago, un’alternativa ai centri commerciali e alla TV, tanti studenti, incoraggiati anche dal buono di 10 euro messo a disposizione degli alunni delle scuole dalla Regione Lazio, una lodevole iniziativa da ripetere.
«Anche quest’anno Più libri più Liberi alla Nuvola non è stata una semplice fiera della piccola e media editoria – ha detto il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti – ma una festa per i tanti amanti dei libri e della cultura». Gli ha fatto eco Anna Maria Malato Presidente della manifestazione: «Grande festa del libro e del mondo della cultura che ha visto la partecipazione di un pubblico attento, colto e interessato, proveniente non solo da Roma ma da ogni parte dell’Italia. Siamo molto soddisfatti per l’attenzione che tramite la nostra manifestazione siamo riusciti a dare a un tema complesso come il Nuovo Umanesimo. Ci impegneremo per consolidare questo risultato e crescere ancora negli spazi e nell’offerta».
La soddisfazione degli organizzatori, tuttavia, non è la stessa dei veri protagonisti della fiera, gli editori, in polemica con lo staff per i costi elevati di affitto degli stand e l’impossibilità di usufruire degli spazi esterni alla Nuvola per il carico-scarico delle merci se non – anche quello – dietro un nuovo esborso. Per ciò che riguarda, invece, la gestione del traffico delle persone accorse ai padiglioni dell’affascinante centro congressi dell’Eur, il personale è stato addestrato a dovere e tutto si è svolto nel migliore dei modi.
Tutte le strade portano a Roma, dunque, Capitale del libro indipendente. Una fiera, Più Libri Più Liberi, capace di rinnovarsi in ogni edizione, di migliorarsi, di offrire qualcosa di diverso alle migliaia di persone che scelgono la Nuvola per immergersi nel meraviglioso mondo della letteratura. All’anno prossimo, allora.