Billy Argo, nato dalla penna di Joe Meno, scrittore americano, è la storia di un ragazzo detective che a un certo punto della vita smette di risolvere i misteri – da lui tanto amati – e si scontra con la dura realtà: crescere e diventare adulti. Una lettura veloce, che poi rallenta e manda in confusione, che prende, ma non si capisce bene perché, il motivo lo si realizza solo alla fine. Le tematiche affrontate nel libro sono incredibilmente moderne: famiglia, amicizia, amore, lavoro, ognuna calata in una realtà vera e cinica che porta alla conclusione che non tutto è perfetto, ma che quello che si riesce a ottenere e le conquiste guadagnate possono avere un valore davvero incredibile.
Billy Argo è un bambino prodigio che, insieme alla sua sorellina Caroline e al suo migliore amico Fenton, riesce a risolvere tantissimi misteri di Gotham, New Jersey. Un’intelligenza fuori dall’ordinario la sua, ma, allo stesso tempo, una genialità “triste” che lo ha fatto crescere con grande timidezza e chiusura verso il mondo. Non a caso, il momento di rottura è dettato proprio dalla crescita, dal lasciare casa per frequentare l’università e dalla separazione da ciò che più gli è caro: la famiglia e il suo amico Fenton, ma soprattutto la piccola Caroline. Billy, fino a questo episodio di transizione, ha vissuto una vita intensa, fuori dall’ordinario, quella di un bimbo sempre pronto a combattere il male, poi stravolto dalla consapevolezza che sta crescendo e che molti di quei giorni non li rivivrà mai più.
Il secondo punto di rottura, quello che porterà il ragazzo verso un lungo viaggio nell’oblio, è legato, invece, alla prematura morte di sua sorella. Questo terribile evento tormenterà a tal punto Billy Argo da spingere i genitori a ricoverarlo presso un istituto di igiene mentale dal quale uscirà soltanto all’età di trent’anni. Un periodo che sarà davvero decisivo per lui, una seconda rinascita, in cui avrà modo di affrontare nuovamente la realtà, ma con gli occhi di un adulto che non è mai riuscito a crescere davvero.
Lo scenario che accompagna la “nuova vita” di Billy è davvero bizzarro, surreale, e il ragazzo dovrà affrontare non soltanto nuovi e vecchi nemici, ma anche approcciarsi a nuovi misteri e ricerche da “detective” – ad alcune di queste anche il lettore può partecipare attivamente – che tanto amava da piccolo. La sua esistenza da adulto mostra un ragazzo incredibilmente solo, che spesso fugge dalla realtà facendo utilizzo delle medicine prese dall’istituto psichiatrico. Un uomo che riesce a trovare finalmente un po’ di serenità soltanto quando avrà risolto il mistero più importante di tutti: quello della scomparsa di Caroline.
Billy Argo è uno dei libri sopra le righe della Pidgin Edizioni. Pubblicato quest’anno, è una lettura fuori dall’ordinario, estremamente diretta, ma assolutamente non banale che spinge verso una realtà molto vicina alla nostra, un libro che, anche se difficile da categorizzare (perché non può essere considerato un giallo e nemmeno un romanzo psicologico) riesce ad andare oltre, inglobando vari generi e inquadrando nel profondo la vita del protagonista. Una vita ordinariamente speciale che apre gli occhi verso tematiche delicate e verso le quali le persone, oggi, stanno perdendo sensibilità.
Non si tratta di un trucchetto da quattro soldi: c’è un teschio e brilla nell’oscurità. Adesso fluttua sopra di noi, in qualche modo. Ascolta: il teschio sta parlando. Sta pronunciando il tuo nome. Sa tutto di te e del tuo fiore preferito e sa tutto del tuo decimo compleanno. Ma non importa. La cosa non ti convince. Per qualche motivo hai ancora tanti dubbi. Scruti l’oscurità alla ricerca dei fili. Allunghi le mani cercando di afferrare le corde.