L’industria cinematografica ha regalato, nel corso della sua storia, dei veri e propri gioielli che tutti gli amanti dei film non possono non vedere almeno una volta nella vita. Ogni anno pellicole di ogni genere invadono cinema e piattaforme streaming e molte di queste passano quasi inosservate, senza lasciare nulla nell’animo dello spettatore. Vi sono poi pellicole che invece hanno lasciato un segno, per trama, sceneggiature, musiche e insegnamenti di vita: ecco dunque cinque film gioiello che ogni appassionato di cinema deve vedere almeno una volta.
Apocalypse Now
Questo film di Francis Ford Coppola è uscito nelle sale nel 1979, conquistando subito il pubblico e guadagnandosi due premi Oscar. Ispirato liberamente al romanzo “Cuore di tenebra” di Joseph Conrad, il film ha per protagonisti, tra gli altri, Marlon Brando, Robert Duvall e Martin Sheen.
La trama si svolge nel corso del terzo anno della terribile guerra in Vietnam: al capitano Willard viene ordinato di raggiungere, al confine con la Cambogia, il colonnello Kurtz, interpretato da uno straordinario Marlon Brando, ormai impazzito nella sua folle guerra personale contro i locali. Parte così con la sua squadra di soldati, i cui atteggiamenti deliranti rappresentano la massima espressione della follia della guerra: c’è chi combatte e ascolta i Rolling Stones, chi fuma erba, chi pratica surf proprio sotto le bombe e chi intraprende battaglie al napalm. Non si può non restare stupefatti dalla scena degli attacchi dagli elicotteri mentre suona “La cavalcata delle Valchirie” di Wagner o mentre esplodono bombe con in sottofondo “The end” dei The Doors. L’incontro con Kurtz è un viaggio nella mente umana, con un personaggio ormai impazzito ma molto carismatico che, una fotografia eccezionale e un intenso gioco di luci e ombre, ha relegato all’immortalirtà.
Rain Man
Tom Cruise e Dustin Hoffman sono i due protagonisti principali di questo film del 1988 diretto da Barry Levinson che ha vinto anche 4 premi Oscar. Rain Man è un film drammatico e commovente che approfondisce il tema della diversità vista come punto di forza e non come elemento divisivo.
Narra della storia di Charlie, un venditore di auto indebitato e poco onesto con i clienti, che decide di partire con la fidanzata per un viaggio. La morte del padre sconvolge la sua vita: ha ereditato da lui solo una vecchia automobile e scopre di avere un fratello di nome Raymond, al quale il padre ha lasciato ben 3 milioni di dollari. Charlie decide allora di impossessarsi di quei soldi, cercando di diventare tutore di Raymond, uomo autistico dalle grandissime doti mnemoniche. Charlie preleva suo fratello dalla clinica dove si trovava ma, nel corso del viaggio, si affeziona all’uomo, instaurando con lui un rapporto speciale. Raymond aiuterà poi Charlie a ripianare tutti i suoi debiti vincendo al blackjack nei casinò di Las Vegas. Nonostante i tentativi di Charlie di prendersi cura del fratello sinceramente, chiedendo addirittura di diventarne tutore, l’uomo si renderà conto della sua incapacità e riporterà Raymond in clinica.
Questo film è stato tra i primi ad aver sdoganato al grande pubblico i giochi da casinò. Prima di questo il cinema americano aveva già utilizzato il mondo dei casinò ma mai era riuscito a salire così tanto alla ribalta da vincere addirittura 4 Oscar. In America i casinò sono sempre stati visti come meno diffidenza rispetto all’Europa, ma da quando sono nati i casino online anche qui in Italia molto è cambiato. Oggi parlare di poker, roulette, slot machine e quant’altro è piuttosto comune. Tutti possono farlo senza particolari problemi utilizzando uno smartphone creando un account sul sito di un operatore autorizzato AAMS e senza essere costretti ad andare fisicamente nei casinò reali.
Via col vento
Chi non ricorda la musica “Gone with the wind” di Max Steiner che accompagna Via col vento, il film del 1039 diretto da Sam Wood, George Cukor e Victor Fleming. Vincitore di ben otto premi Oscar (tra cui il primissimo riconoscimento a un’attrice di colore, la famosa Mami interpretata da Hattie McDaniel). Narra la storia di Rossella O’Hara (interpretata da Vivien Leigh), una giovane spiritosa e ostinata, innamorata di Ashley, promesso sposo di Melania. La vita idilliaca di Rossella della sua tenuta in Georgia, Tara, viene sconvolta dalla Guerra di Secessione e dall’arruolamento di tutti gli uomini. Sposa, quasi per noia, Hamilton, il cugino di Melania, il quale perirà in guerra. Nonostante il lutto, partecipa a un ricevimento ad Atlanta, dove incontrerà Rhett Butler (Clark Gable). Sarà quest’ultimo ad aiutare Rossella e Melania a fuggire dalla guerra che nel frattempo era arrivata anche ad Atlanta: le due donne torneranno a Tara con Rossella sempre innamorata di Ashley ma da questo continuamente respinta. Dopo essersi sposata con Franco Kennedy e rimasta ancora una volta vedova, Rossella cederà alle avance di Rhett e lo sposerà, partorendo in seguito la piccola Diletta. Solo una terribile tragedia farà capire a Rossella i suoi reali sentimenti, proprio quando tutto è ormai perduto.
Il Signore degli Anelli: La Trilogia
Il regista Petr Jackson ha portato sullo schermo tre film che hanno fatto incetta di premi Oscar, senza dubbio grazie alla trama tratta dai tre libri di J.R.R Tolkien: “La compagnia dell’anello”, “Le due torri” e “Il ritorno del Re”. I tre film hanno totalizzato 17 premi Oscar e per girarli è stata realizzata una piccola Hobbiville in Nuova Zelanda. Si narra la storia di un anello del potere, cercato disperatamente dal malefico Sauron per dominare e ghermire tutta la Terra di Mezzo: spetterà a due hobbit, Frodo e Sam, portare l’anello al Monte Fato e distruggerlo, tra mille peripezie, inseguimenti dei Nazgul e di Gollum, l’essere che brama l’anello che un tempo era in suo possesso.
Nel frattempo Aragorn, l’ultimo della stirpe dei Numenoreani destinato ad essere il re degli uomini, il nano Gimli e l’elfo silvano Legolas si adoperano per allontanare la minaccia dell’esercito di Sauron e di Saruman da Rohan, anche grazie all’aiuto di Gandalf.
L’ultimo capitolo di questa saga è quanto di più glorioso ci possa essere, una lotta tra il bene contro il male: le sorti, che sembrano volgere al peggio, saranno ribaltate proprio da coloro che sembrano più deboli e su cui nessuno ci avrebbe mai scommesso un soldo. Amicizia, onore e solidarietà: sono questi i valori che hanno reso questa trilogia un kolossal imperdibile e da godersi in una bella maratona tolkeniana.
Ben-Hur
Ciò che rende Ben-Hur uno dei film da vedere almeno una volta nella vita è non solo la sua trama storica, ma soprattutto lo sforzo messo in atto per mettere in scena un kolossal spettacolare senza l’ausilio di computer. Diretto da William Wyler, il film del 1956 narra le vicende di Giuda Ben-Hur, principe della Giudea, provincia rivoltosa contro il potere di Roma. L’amicizia di Ben-Hur, interpretato da Charlton Heston, con Messala (Stephen Boyd) incaricato di governare proprio la Giudea, verrà messa a repentaglio dalla voglia di Giuda di liberare il suo popolo dall’oppressione romana.
Un incidente nel corso di una parata militare romana, porterà all’arresto di Ben-Hur, di sua sorella e di sua madre: lui finirà su una galea, finendo per salvare la vita al console Quinto Arrio nel corso di una battaglia. Lo stesso console lo porterà a Roma come suo figlio, ma Ben-Hur torna in Giudea alla ricerca di sua madre e sua sorella. Indimenticabile la lunga scena della corsa delle bighe che Ben-Hur intraprenderà, sconfiggendo proprio l’ormai odiato Messala: solo alla fine riuscirà a scoprire la triste sorte della sua famiglia, con un finale a sorpresa tutto da scoprire.